Il commissario regionale dell’Ati Siracusa, assemblea territoriale idrica, ha deliberato il nuovo statuto relativo alla società mista che dovrà gestire, su scala provinciale, il servizio idrico.

Verso la gara d’appalto

Il funzionario, Rosaria Barresi, ha dato una scadenza ai Consigli comunali del Siracusano, per l’approvazione del documento, a quel punto sarà indetta la gara d’appalto per l’individuazione del socio privato che avrà il 49% delle quote della nuova società a maggioranza pubblica.

La data, come indicato nella delibera, è quella del 2 di maggio, anche se un’autorevole fonte politica assicura che dovrebbe slittare di qualche altro giorno, presumibilmente il 9 maggio.

Ultimatum ai Comuni

In ogni caso, se per quel giorno, le assemblee cittadine non avessero ancora votata saranno sostituite dallo stesso commissario.  Nel provvedimento del funzionario della Regione si avverte le amministrazioni comunali “di provvedere agli adempimenti di competenza entro e non oltre il 2/5/2023, con l’avvertenza che decorso infruttuosamente il termine predetto si dovrà procedere all’intervento sostitutivo nei confronti dei singoli Comuni che dovessero rendersi inadempienti“.

I Comuni al voto

I Comuni che andranno al voto, nella tornata elettorale del 28 e del 29 maggio, come riferisce la stessa fonte politica, avrebbero provato ad allungare i tempi indicati dal commissario, sostenendo, sostanzialmente, che, con le elezioni in mezzo, i consiglieri avrebbero avuto più difficoltà ma questa proposta è stata cassata. Non avrà alcun problema il Comune di Siracusa visto che dal novembre del 2019 è senza Consiglio comunale dopo lo scioglimento dell’assemblea per il mancato voto sul conto consuntivo del 2018.

I sindaci per la società mista

C’è un commissario, a Siracusa, che provvederà a soddisfare le richieste del funzionario della Regione che si è sostituito all’assemblea dei sindaci, la quale, prima del commissariamento, ha cambiato strada, decidendo di pronunciarsi per la gestione del servizio idrico affidato ad una società mista, rimangiandosi la scelta del novembre del 2020 quando si votò per una società interamente pubblica.