E’ stato presentato un ricorso in Cassazione contro il patteggiamento al Tribunale di Messina, davanti al Gup, Fabio Pagana, ad 11 mesi di reclusione dell’avvocato Giuseppe Calafiore, coinvolto nell’inchiesta Sistema Siracusa sulla presunta corruzione dell’ex pm di Siracusa, Giancarlo Longo, per favorire alcuni gruppi imprenditoriali siracusani.
A proporre l’istanza è stata la Procura generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Messina, (le parti civili sono il Comune di Siracusa, difeso dall’avvocato Davide Bruno, l’Ordine degli avvocati di Siracusa, rappresentato dall’avvocato Nunzio Rosso, e da Nicolò D’Alessandro, difeso dall’avvocato Bruno Leone).
Calafiore aveva già patteggiato 2 anni e 9 mesi di reclusione davanti al Gup del Tribunale di Roma, nell’ambito dell’inchiesta della presunta corruzione dell’ex presidente del Cga di Palermo, Raffaele Maria De Lipsis, per disporre una mini tornata elettorale in 9 sezioni, tra Rosolini e Pachino, che, nell’ottobre del 2014 decretò il successo del deputato regionale sospeso Pippo Gennuso, a scapito di Pippo Gianni. A seguito di questa vicenda, Gennuso ha patteggiato un anno e due mesi per traffico di influenze.
“Come emerge dai capi di imputazione della sentenza del Gup di Messina e del Gup di Roma – scrivono i ricorrenti – si tratta di una delle più gravi estese e spudorate corruzioni sistemiche mai realizzate. Stupisce che la Procura di Messina abbia concordato con Giuseppe Calafiore pene men che simboliche e che il Gup abbia ritenuto legittimo tale patteggiamento”.
“Non ci sono può esimere dal sottolineare – scrivono i ricorrenti – che un altro Gup, Danilo Maffa con provvedimento del 29 novembre del 2019 aveva rigettato quasi identica richiesta di patteggiamento, poi riproposta con novità marginali e giudicata da altro magistrato a seguito della ricusazione del dottor Maffa per avere egli pronunciato il rigetto testè detto”.
Nell’ambito dello stesso procedimento al Tribunale di Messina, l’ex magistrato della Procura di Siracusa Giancarlo Longo è stato condannato a 4 mesi in continuazione per uno dei tronconi d’inchiesta dell’operazione denominata “Sistema Siracusa”.
A Longo, assistito dall’avvocato Bonni Candido, sono state riconosciute le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti.
“Credo che non si possa tacere un sentito ringraziamento alla procura generale di Messina per aver messo nero su bianco, attraverso un ricorso alla Corte di cassazione, il sentimento comune che ha attraversato alcuni di noi, uomini e donne delle istituzioni e cittadini siracusani, all’indomani delle sentenze di patteggiamento pronunciate dal Gup di Messina sul cosiddetto caso “Sistema Siracusa”. Lo ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, commentando la decisione della Procura generale di Messina di presentare ricorso.
“Oggi, grazie alla lettura attenta – dice Italia – di questo ricorso, sappiamo, ancora una volta, di non essere soli. Sappiamo di poter contare sempre e comunque su una giustizia che non mortifichi e non oltraggi il senso di equità e la fiducia nelle istituzioni. “In troppi hanno pagato per quel perverso sistema di relazioni e lo stesso comune di Siracusa, che si è costituito parte civile, ha dovuto versare indebitamente quasi tre milioni di euro di fondi
dei cittadini a fronte di una chiara azione criminosa”.
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