“In quasi venticinque anni di onorata carriera ho avuto sempre un giudizio ottimo, nel giro di due anni ad un tratto ed all’improvviso sono ritenuto inidoneo”. Lo afferma Sebastiano Bongiovanni, agente penitenziario in servizio nel carcere di Augusta e dirigente nazionale del Sippe, destinatario di una nota di demerito da parte del direttore e del comandante della struttura.
Lo scontro tra il sindacalista e la direzione
I rapporti tra il sindacalista e l’amministrazione penitenziaria non sono, comunque, buoni da almeno due anni: Bongiovanni si è reso protagonista, insieme ad altre sigle, di battaglie sindacali contro la direzione, contestandone molte scelte, tra cui l’organizzazione del lavoro ed in alcune circostanze lo stesso dirigente del Sippe si è rivolto al responsabile siciliano del Dap.
Un anno fa, Bongiovanni, per un’altra nota di demerito a suo avviso ingiustificata, ha presentato un esposto in Procura. “Il giudizio espresso nei miei confronti al limite del mobbing e della calunnia dell’anno scorso è già nelle mani dell’Autorità Giudiziaria e confido in questa per far luce realmente come stanno i fatti” dice Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe.
Rischio licenziamento
In una nota, il Sippe evidenzia che “abbassandogli la cosiddetta classifica di tre punti ogni anno” Bongiovanni “rischia la dispensa dal servizio, quindi il licenziamento, per insufficienza nell’attività professionale”
“Condotta antisindacale”
“È palese la condotta antisindacale, fino a due anni fa, evidentemente quando non calpestavo i piedi a qualcuno, ero un agente eccellente, oggi, stranamente, sono diventato scarso nonostante abbia vinto nel frattempo due concorsi interni proprio per i miei titoli riconosciuti dall’amministrazione centrale. Ovviamente – dice Sebastiano Bongiovanni – questo ulteriore giudizio negativo, redatto senza elementi oggettivi, integrerà la mia denuncia presentata all’autorità giudiziaria”. Oltre alla Procura di Siracusa, il sindacalista ha presentato ricorso al Tar di Catania.
“Se il Provveditore prendesse una volta per tutte posizione, ad Augusta i Poliziotti Penitenziari non sarebbero soli. Il SIPPE ed il Sinappe, conclude Bongiovanni, saranno sempre dalla parte dei poliziotti e lotteranno per difendere non solo la libertà sindacale ma anche la dignità dei lavoratori” chiude Bongiovanni.
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