Un secondo impianto di sollevamento di acqua del lago Biviere di Lentini è in funzione da oggi. Ne dà comunicazione il commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta.

La prima pompa era stata attivata una settimana fa: adesso, insieme, possono prelevare acqua per mille litri al secondo da utilizzare per irrigare oltre mille ettari di terreni della Piana di Catania, una delle aree agricole che maggiormente sta soffrendo per la siccità.

Le pompe sono state attivate grazie a un intervento della Regione Siciliana che ha stanziato 600 mila euro e ha affidato la realizzazione al Consorzio di Bonifica di Catania. L’acqua viene prelevata da un invaso che ha una notevole disponibilità di risorsa, ma fino alla settimana scorsa non era possibile utilizzarla per l’assenza di impianti di sollevamento.

Pochi giorni fa è stato attivato il primo

Il primo impianto, inaugurato la settimana scorsa, permette un prelievo di circa 400 litri al secondo che consentiranno di distribuire acqua per usi irrigui a circa mille ettari di terreni agricoli della Piana di Catania.

Conferenza Stato-Regioni ha riconosciuto “Circostanze eccezionali”

Intanto, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al riconoscimento per tutta la Sicilia delle “condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali” a causa della persistente siccità che colpisce l’Isola da circa un anno, una delle più gravi dell’ultimo cinquantennio. Un provvedimento che era stato richiesto dal governo regionale lo scorso 17 giugno e per il quale adesso serve solamente la firma del decreto da parte del ministro della Sovranità agricola, alimentare e forestale.

Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

Già dichiarato dalla Regione lo stato di calamità naturale

La Regione ha già dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale. La nuova richiesta nasce da una situazione che si è aggravata nelle ultime settimane a causa della riduzione delle risorse idriche negli invasi e della conseguente indisponibilità di acqua per l’irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico si stima una perdita della produzione nel 2024 che va da un minimo del 50% a un massimo del 75%.

Articoli correlati