Un escursionista ha accusato un malore mentre visitava insieme ad alcuni amici la riserva di Cavagrande, conosciuta come i laghetti di Avola. La vittima, originaria di Catania, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, che sono intervenuti per il soccorso, si è gettata nelle acque gelide ma poco dopo essere riemersa ha avuto un problema all’altezza dell’addome.
Il giovane avrebbe avvertito dei dolori che hanno allarmato i suoi compagni e poco dopo sono arrivate al centralino del 118 e dei carabinieri alcune richieste di intervento. D’altra parte, gli amici non sarebbero riusciti nel tentativo di farlo risalire, per cui si sono vissuti momenti di grande apprensione per le condizioni del ragazzo. Si è alzato in volo anche l’elicottero dei vigili del fuoco di Fontanarossa,a Catania, ma si è reso necessario per i soccorritori scendere a valle per rintracciare la vittima per poi portarla in cima. Il medico del 118 dopo aver valutato le condizioni cliniche del giovane, ha disposto il suo trasferimento con l’ambulanza all’ospedale “G.Di Maria” di Avola. “A causa del pericolo di rotolamento massi, sono interdetti – fanno sapere dal comando provinciale di Siracusa – gli accessi alla zona “A” della Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile come da ordinanza della Regione Siciliana ben visibile attraverso apposita segnaletica presente in tutti gli accessi.
I trasgressori, compreso il giovane soccorso, saranno pertanto sanzionati come da normativa vigente”. Sono, comunque, non rari gli incidenti in questa zona, tempo fa una escursionista lombarda, probabilmente a causa del gran caldo, si sentì mentre si trovava all’interno della gola. Tra gli incidenti se ne ricorda uno mortale che ha avuto un epilogo giudiziario con la condanna pari a 560 mila euro comminata dal giudice del tribunale di Catania nei confronti dell’assessorato regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo Rurale ed alla Pesca. Il risarcimento, come previsto dalla sentenza, è stato assegnato ai familiari di Paola Dugo, deceduta nell’aprile del 1999 nel corso di una escursione nella riserva di CavaGrande di Cassibile.
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