Duro affondo dei sindacati al Comune di Siracusa per la gestione dei servizi affidati ai privati che rischia di mettere alla porta 50 lavoratori. Cgil, Cisl e Uil contestano all’amministrazione comunale del sindaco Francesco Italia di aver suddiviso in più appalti i servizi, il cosiddetto spezzatino, che, però, rischia di lasciare fuori molta manodopera
Le scadenze
“Il menù dello spezzatino del Comune di Siracusa, questa settimana offre 3 scadenze bollenti” spiegano i segretari provinciale della Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e Uiltucs, Vasquez, Pintacorona e Floridia.
13 addetti a front office con affidamento scaduto il 25/3/2022; 12 addetti all’archiviazione digitale con servizio in scadenza giorno 31 ed ancora senza prospettiva ufficiale. 25 Util Service definitivamente licenziati ed in naspi (disoccupazione).
Condanna alla precarietà
“Così come un menù nel ristorante – aggiungono i 3 segretari – il calvario dei lavoratori degli appalti condannati da questa amministrazione ad una vita di precarietà, incertezza ed in altri casi povertà che rischia di diventare un esodo senza precedenti specie per le persone over 50 che rimarrebbero del tutto tagliate fuori dal mercato del lavoro”.
Pronti alla mobilitazione
I sindacati annunciano che vi saranno azioni di protesta contro questa scelta del Comune. “L’assessore Coppa garantì all’alba della divisione dei servizi che non ci sarebbe stato nessun trauma occupazionale, adesso l’amministrazione deve necessariamente trovare definitiva soluzione con le gare di appalto pluriennali e non contentini di metodo che mascherano maldestramente lo scollamento tra classe politica e parte dirigenziale” concludono i segretari della Filcams Cgil, Fiscascat Cisl e Uiltucs, Vasquez, Pintacorona e Floridia.
La vicenda Nettuno
In merito alla vicenda del servizio di catalogazione, il problema è che alla società Nettuno Multiservizi, a cui il Comune di Siracusa aveva affidato anche servizio l’archiviazione e riproduzione informatica dei documenti analogici, è scaduta la proroga. Per cui, l’impresa ha disposto l’avvio per le procedure di licenziamento collettivo.
Nel documento, inviato ai lavoratori ed ai sindacati, l’azienda chiarisce che la fornitura del servizio è stata avviata l’11 novembre del 2020, con successive proroghe di 3 mesi fino al 30 novembre del 2021, proseguendo con l’aggiudicazione della gara di appalto di ulteriori 3 mesi, dal 01 dicembre 2021 al 28 febbraio 2022″.
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