Ci sono circa 100 lavoratori a Siracusa che rischiano una drastica sforbiciata dello stipendio. Sono i dipendenti di società che svolgono servizi per conto del Comune, tra cui all’anagrafe, stato civile, ufficio immigrazione, politiche sociale , protocollo dell’Ufficio tributi, Cosap e tassa di soggiorno. L’allarme era stato lanciato dai sindacati la settimana scorsa in concomitanza della scadenza dei contratti ed era stata chiesta la proroga ma secondo quanto sostenuto dalla Cisl l’idea del Comune di Siracusa è del taglio del monte ore dell’appalto. Mercoledì, le parti si incontreranno ma per il segretario generale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona, in queste condizioni un accordo è praticamente impossibile.
“Impossibile, in questo momento, ipotizzare qualsiasi accordo con l’amministrazione comunale: i lavoratori dei servizi a supporto del Comune di Siracusa – spiega il segretario generale della Fisascat Cisl Ragusa Siracusa, Teresa Pintacorona – devono essere tutelati in blocco. La Fisascat Cisl, che sabato scorso, aveva indetto uno sciopero poi revocato in virtù dell’assemblea unitaria convocata per questa mattina, invita tutte le forze sindacali ad una reale unità:spaccare il fronte tra i lavoratori sarebbe una sconfitta per tutti. Non ci sono le condizioni per sottoscrivere alcun documento – ha ribadito la Pintacorona – Abbiamo ribadito il nostro no deciso a qualsiasi taglio del monte ore dell’appalto in questione. Escluso, quindi, qualsiasi accordo su ammortizzatori sociali
per questi lavoratori. Per il sindacato, dopo gli ultimi provvedimenti del Governo, ci sono tutte le condizioni per riavviare tutti i servizi e lo ribadiremo già nella riunione fissata per il prossimo 27 maggio con l’amministrazione comunale”.
Sulla questione sono intervenuti Pippo Zappulla e Ninni Gibellino segretario regionale e cittadino di ArticoloUno.
” Le lavoratrici e i lavoratori, infatti, impegnati nei servizi di supporto all’amministrazione hanno subito negli scorsi giorni un taglio al monte ore complessivo con conseguenze gravissime sulle loro condizioni e reddito e pesantissime sulla quantità e qualità dei servizi ritenuti indispensabili per la collettività. In una fase, peraltro, già difficilissima per il lavoro e le famiglie – spiegano Zappulla e Gibellino – è incomprensibile che si assumano decisioni di questa gravità e portata. Auspichiamo che il sindaco con la sua giunta intervenga con urgenza per risolvere positivamente la vertenza”