Il tribunale del lavoro di Siracusa ha riconosciuto ad un insegnante precario, che durante il giudizio aveva nel frattempo ottenuto la cattedra, l’ anzianità di servizio – a fini pensionistici – maturata durante i rapporti di lavoro a tempo determinato, condannando il Miur anche a corrispondere al docente la differenza retributiva tra quanto percepito e quanto gli sarebbe spettato per effetto dell’anzianità di servizio.
“In tal modo – spiega l’avvocato Bruno Messina che ha patrocinato la causa e che è anche presidente provinciale del Codacons – si è riconosciuta l’illegittimità dei contratti a termine che il docente-supplente aveva dovuto stipulare per anni, attribuendo al professore quanto gli sarebbe spettato qualora fosse stato immesso in ruolo sin dal primo contratto. Insomma, si è riconosciuto che anche in Italia non si può essere precari per sempre”.
Messina spiega che il Codacons e l’Associazione per la difesa dei diritti civili della scuola hanno intrapreso insieme una battaglia contro il precariato dei docenti e del personale ausiliario, con oltre 2.200 ricorsi depositati e con oltre 3 milioni di euro di risarcimenti complessivi.
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