Sulle chat di WhatsApp di numerosi docenti e genitori e sui social circola un documento: il piano di dimensionamento scolastico della Seconda commissione del Comune di Siracusa, poi adottato dal Consiglio comunale, che coincide, a grande linee, con la delibera dell’istituto comprensivo Chindemi, scuola che, al momento, non rientra nei parametri per salvaguardarne l’autonomia.
Il sacrificio del Woityla
E così per salvarlo, si è deciso, dopo il via libera della Conferenza scolastica provinciale, di accorparlo al Karol Wojtyla, con sede in via Tucidide, che, invece, aveva tutte le carte in regola per essere indipendente, scatenando una durissima protesta dei genitori e della stessa dirigente scolastica, autori di una iniziativa, la sottoscrizione di una petizione per mantenere la propria autonomia.
La delibera del Chindemi
Nella delibera del Chindemi, scuola di frontiera, presidio di legalità e sede dell’Osservatorio provinciale per la prevenzione della dispersione scolastica, si evidenzia il rischio di non raggiungere ” il parametro di 961 alunni previsto dalla nuova normativa nazionale”, per cui viene proposto al Comune di Siracusa, in caso di perdita dell’autonomia, di “fondere l’istituto nella sua interezza (sede centrale di Via Basilicata, plesso di Via Temistocle, plesso di Parco Robinson), con l’istituzione scolastica più vicina, rispettando il principio della territorialità, ovvero con il XIV l.C. “Karol Wojtyla” di Siracusa, evitando qualsiasi genere di smembramento dei vari plessi e conseguente perdita di identità dell’istituto”.
Il documento della Seconda commissione
Un allarme, quello dei vertici del Chindemi, a cui il Comune non è rimasto insensibile, infatti il documento della Seconda commissione collima sostanzialmente con le indicazioni emerse nella delibera della scuola. Che si traducono con il sacrificio del Wojtyla.
“Qualora l’ipotesi avanzata del mantenimento dell’autonomia – si legge nel documento – dell’I.C. “Chindemi” non sia percorribile, secondo i parametri imposti dal D.A. in oggetto, si propone la fusione, con creazione di un nuovo codice meccanografico, tra l’intero Istituto “Chindemi” (sede di Via Basilicata, plesso di Via Temistocle, Parco Robinson) con l’I.C. “Karol Wojtyla”, rispettando il principio della territorialità in quanto si unirebbe con la sede scolastica più vicina, purché l’ufficio della presidenza e segreteria siano ubicati nella sede centrale del Chindemi di via Basilicata”.
Le speranze di mantenere l’autonomia di entrambi
Sebbene la Commissione scolastica provinciale abbia fatto la sua scelta, inviando a Roma il piano di dimensionamento scolastico che prevede l’accorpamento dei due istituti, c’è, comunque, una concreta speranza che entrambi possano mantenere l’autonomia. Ne dà conto proprio la Seconda commissione del Consiglio comunale, in considerazione del fatto che al Chindemi mancano pochi alunni per rientrare nei parametri.
“Dal documento inviato dall’Associazione Nazionale Presidi, si evince che ad oggi il numero degli iscritti è poco inferiore, 11 unità, da quello previsto per il mantenimento dell’autonomia, si prevede, pertanto, che attraverso le azioni in corso contro la dispersione scolastica, si possa facilmente superare questo requisito in un territorio periferico densamente abitato in città” si legge nel documento.
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