la decisione del gup di siracusa

Scontro a fuoco tra 2 famiglie a Noto, 5 a processo

Il gup del Tribunale di Siracusa ha rinviato a giudizio 5 dei 6 indagati per la sparatoria avvenuta il settembre del 2020 in via Raselli, a Noto,  tra due famiglie, entrambe appartenenti alla comunità nomade.

Processo per 5

Subiranno un processo Giuseppe Corrado Fiasche’, 55 anni, e la moglie, Concetta Rasizzi, 53 anni,  il figlio della coppia,  Francesco Fiasche’, 30 anni, difesi dall’avvocato Aldo Ganci, e dei rivali della famiglia, Umberto Scafiri, 36 anni e Paolo Scafidi, 35 anni. Prosciolto Paolo Scafiri, 59 anni, padre del 35enne.

Il movente

Secondo la tesi dei carabinieri, a capo dell’inchiesta della Procura di Siracusa denominata Rancore, gli spari sarebbero riconducibili ad un regolamento di conti tra i componenti delle due famiglie, indagati, a vario di tentato omicidio pluriaggravato, ma anche di ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco in concorso.

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Le offese ad una donna

Al centro della vicenda ci sarebbero alcuni apprezzamenti poco gentili se non offensivi nei confronti di una donna appartenente al nucleo dei Fiasche’.

Le telecamere

“I racconti dei presenti, tutti appartenenti alla stessa comunità, sono stati reticenti ed elusivi, ma la rapidità – hanno spiegato dal comando provinciale dei carabinieri di Siracusa –  con cui le indagini sono state svolte dai militari è stata decisiva per ricostruire l’accaduto, segnatamente grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza presenti nei paraggi, che hanno smentito le dichiarazioni dei soggetti coinvolti circa il luogo in cui gli stessi si trovavano al momento dei fatti”.

Feriti e danni ad auto e case

Nell’agguato, ad avere le peggio fu Giuseppe Corrado Fiasche’, 53 anni, costretto al ricovero all’ospedale Di Maria di Avola, sottoposto ad un intervento chirurgico mentre la moglie se l’è cavò con qualche piccola ferita. Diversi i danni alle auto parcheggiate in prossimità della sparatoria ma i proiettili colpirono portoni e muri, come riscontrato dai carabinieri della Compagnia di Noto che hanno rinvennero nelle ore successive all’agguato diverse tracce di sangue.

 

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