Al Consiglio comunale di Avola, riunitosi la settimana scorsa, è andato in scena uno scontro verbale dai toni molto accesi tra il consigliere comunale d’opposizione, Antonino Campisi, e quello di maggioranza, Luca Cannata, che riveste ancora la doppia carica di deputato nazionale e regionale.
I due, durante la campagna elettorale per le amministrative di Avola, si sono resi protagonisti di altri duelli accesi che hanno animato il dibattito. Quello, però, andato in scena nell’ultima seduta dell’aula è diventato virale perché il video è stato rilanciato sui social.
Tra i punti dell’ordine del giorno, c’era l’elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale per via delle dimissioni del precedente, cioè lo stesso Luca Cannata ma la discussione si è subito accesa per via delle pregiudiziali poste da Campisi, per il quale la seduta, a causa di alcuni vizi di forma, era da ritenersi nulla.
La convocazione del Consiglio comunale, secondo Campisi, sarebbe stata viziata dalla circostanza che le dimissioni del presidente del Consiglio, Luca Cannata, non sarebbero state adeguatamente formalizzate, per cui il vicepresidente non avrebbe potuto firmare la determina legata alla convocazione dell’assise.
Inoltre, stando alla ricostruzione di Campisi, tra i punti dell’ordine del giorno era indicata la variazione al Bilancio di previsione per l’esercizio 2022-2024 “ma agli atti mancava il parere del Collegio dei revisori dei Conti, in violazione del regolamento comunale” spiega a BlogSicilia il consigliere d’opposizione.
Il vero scontro si è avuto quando Campisi ha chiesto di voler rinunciare al gettone di presenza. “Ho indicato dei vizi di forma che producono – dice Campisi a BlogSicilia – la nullità della seduta ed alle indicazioni di alcuni consiglieri sulla fatto che la riunione avrebbe, comunque, prodotto dei costi alla collettività per via del gettone di presenza, ho fatto presente di voler rinunciare all’emolumento. Ed ho aggiunto, di fronte alle loro insistenze, che lo avrei devoluto ai Servizi sociali”.
Le affermazioni di Campisi sono state aspramente contestate da Luca Cannata. “Studi, non si può rinunciare (al gettone di presenza ndr). Lei può prendere – ha detto in aula Cannata – i soldi e poi darli a chi vuole ma non può rinunciarvi. Lei è costretto a percepire l’indennità e consegnarla a chi vuole. Impari da chi è in Consiglio comunale da 15 anni”. Il clima in aula si è surriscaldato, al punto che il presidente neo eletto, Salvatore Coletta, al battesimo del fuoco, è stato costretto a sospendere la seduta per 10 minuti.
Le pregiudiziali sollevate da Campisi sono state votate dall’aula che le ha respinte in blocco.