- L’ex comandante della Folgore sarà processato con il rito abbreviato
- La vicenda è la morte del parà siracusano Emanuele Scieri
- Sono 5 le persone coinvolte in questa vicenda
L’ex comandante della Folgore, Enrico Celentano, ha deciso di sottoporsi al giudizio abbreviato nel processo per la morte di Emanuele Scieri, il parà siracusano trovato senza vita nell’agosto del 1999 nella caserma Gamerra di Pisa.
La decisione
“Ho scelto di farmi giudicare con il rito abbreviato anche se avrei preferito naturalmente non essere coinvolto in alcun processo. Ma spero di chiudere la vicenda il prima possibile” ha detto a giornalisti, come riportato dall’AGI, presentandosi in aula all’udienza preliminare. Oltre a Celentano, sono indagati i tre ex caporali della Folgore Alessandro Panella, Luigi Zabara e Andrea Antico ed un altro ex ufficiale, accusato di favoreggiamento, Salvatore Romondia. Nei giorni scorso la Cassazione ha reso noti i motivi per cui la competenza del processo è del Tribunale ordinario di Pisa e non del Tribunale militare di Roma, in quanto il reato ipotizzato è di omicidio.
Le parole di Celentano
“Sono sorpreso e dispiaciuto della ricostruzione prospettata dalla Procura – ha aggiunto l’ex ufficiale come riportato dall’AGI – perché nel nostro ambiente e nella forza armata i fatti di goliardia ci sono sempre stati, ma non certo quello di cui si parla in questa vicenda. La goliardia era tollerata come avviene nelle università e nelle scuole – ha spiegato l’ex comandante della Folgore rispondendo ai giornalisti -, ma di sicuro non non si arrivava a fare queste cose. Non credevo possibile che episodi simili potessero accadere nel nostro ambiente caratterizzato da gente che rispetta le regole e vuole bene alle famiglie e alla propria terra”.
“C’è stata omertà”
“Ho sempre pensato – ha detto Celentano – che la morte di Scieri non fosse stata causata da qualcuno”. Alla domanda sulla possibile omertà in questi venti anni e a cosa direbbe agli ex commilitoni di Scieri accusati, Celentano ha risposto: “C’è stata probabilmente omertà e direi che queste persone, se sono davvero colpevoli, non meritavano di far parte della Folgore”.
Commenta con Facebook