Nei mesi scorsi, un uomo, residente a Napoli, aveva patteggiato due anni e otto mesi per stalking ai danni di una donna di Siracusa conosciuta su Facebook. L’imputato si sarebbe dovuto trovare nella sua abitazione, nel capoluogo campano, con un braccialetto al polso “ma ieri ho ricevuto una notifica dalla Corte di Appello avvisandomi dell’emissione di un ordine di cattura nei confronti dell’uomo perché è tornato in libertà per un errore” svela la presidente del Centro antiviolenza Ipazia di Siracusa, Daniela La Runa, che assiste la vittima.
“La nostra assistita – spiega la presidente del Centro Ipazia – è in pericolo ed abbiamo già avvertito la polizia perché possano essere prese tutte le misure per proteggerla”. A quanto pare, l’uomo, per un errore giudiziario, sarebbe tornato in libertà il 9 febbraio ma non è ancora chiaro dove si trovi al momento, di certo la preoccupazione per la vittima è notevole. I due, dopo aver stretto amicizia sui social, avrebbero deciso di vedersi: l’uomo si sarebbe recato a Siracusa per incontrarla ma le cose non sarebbero andate bene, la vittima avrebbe fatto un passo indietro scatenando la reazione violenta dell’uomo. Da quel momento, non l’avrebbe lasciata in pace, tempestandola di messaggi, rendendole la vita impossibile.
Consigliata da parenti ed amici, avrebbe deciso di rivolgersi al Centro antiviolenza Ipazia per poi presentare una denuncia contro lo stalker. Ne è nato un procedimento giudiziario che è arrivato in Appello ma quell’errore gli ha consentito di uscire ma di mettere in pericolo la stessa donna.
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