Sono 68 i migranti approdati a bordo di un’imbarcazione in prossimità della spiaggia di Calamosche, a pochi chilometri da Noto, nel Siracusano.
La presenza degli stranieri è stata notata da un passante che ha poi chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, tra cui gli agenti del commissariato di polizia di Noto, che non hanno fatto scendere i migranti dalla barca, infatti, poco dopo sono stati trasbordati su una motovedetta della Guardia di finanza per il trasferimento nel porto commerciale di Augusta.
E proprio lì, inizieranno le procedure per l’identificazione, precedute, però, dall’esecuzione dei tamponi al fine di accertare se risultano positivi al Covid19.
Secondo alcune fonti investigative, i migranti proverebbero dall’Afghanistan e dall’Iraq: un particolare che farebbe pensare ad una traversata iniziata dalle coste della Turchia. Uno di quei porti dove operano le organizzazioni criminali asiatiche capace di gestire il traffico dei migranti sulle rotte del Mediterraneo che hanno come terminale la costa orientale della Sicilia, la vera porta dell’Europa. Sulla vicenda, comunque, è stata aperta un’inchiesta.
Da verificare se in mezzo ai migranti, ci sono i cosiddetti scafisti, anche se recenti indagini della magistratura hanno svelato che, spesso, al timone si mettono gli stessi che hanno pagato il biglietto per uscire dalla povertà e dalla disperazione.
Cinquantanove tunisini, tutti maggiorenni, sono sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa (Ag). L’imbarcazione sulla quale viaggiavano, una “carretta” di 8 metri, era stata intercettata a 12 miglia a Sud dell’isola da una motovedetta della Guardia costiera che l’ha scortata fino a molo Favarolo.
Dopo un primo triage sanitario direttamente sul molo, i migranti sono stati ospitati all’hotspot di contrada Imbriacola dove si trovano complessivamente 91 persone.