Gli agenti della Squadra mobile di Siracusa hanno arrestato Ibrahim Abou Shahin Salem, 23 anni, egiziano, arrivato ieri insieme ad altri 8 migranti a bordo di una imbarcazione approdata al porto Grande di Siracusa. Dagli accertamenti compiuti dagli inquirenti, il nordafricano nel luglio dello scorso anno era stato espulso dal territorio italiano ed ora, su disposizione della Procura di Siracusa, si trova agli arresti domiciliari nel barcone ormeggiato nelle acque di contrada Stentinello, a Siracusa. Come previsto dai protocolli sanitari, l’egiziano insieme agli altri migranti è in isolamento fiduciario.
La questione migranti, a Siracusa, è ormai un tema molto sensibile, come emerso con la protesta a Cassibile, quartiere a sud del capoluogo, di un centinaio di residenti che si è recata nella baraccopoli ospitante i braccianti agricoli stranieri per chiedere la rimozione della struttura e l’allontanamento dei migranti. “La baraccopoli di Cassibile – dice il sindaco di Siracusa – ospita anche migranti che lavorano in aziende agricole di altri Comuni della nostra provincia. E non è tollerabile che il peso ricada tutto sulle spalle di Siracusa e di Cassibile in particolare. Noi abbiamo chiesto alla Regione un finanziamento che ci possa garantire di realizzare, per il prossimo anno, delle unità abitative decorose, dotate di ogni servizio, per ospitare i braccianti agricoli stranieri. Attenzione, solo quelli che sono in possesso di permesso di soggiorno, regolarmente contrattualizzati ma soprattutto che dimostrano di lavorare nel territorio di Siracusa. Per quelli che sono impiegati – aggiunge il sindaco di Siracusa -negli appezzamenti di terreno di altri Comuni, dovranno pensarci le altre amministrazioni, su questo non transigo”.
Il sindaco di Siracusa chiama in causa anche gli altri colleghi del Siracusano. “La baraccopoli di Cassibile – dice il sindaco di Siracusa – ospita anche migranti che lavorano in aziende agricole di altri Comuni della nostra provincia. E non è tollerabile che il peso ricada tutto sulle spalle di Siracusa e di Cassibile in particolare. Noi abbiamo chiesto alla Regione un finanziamento che ci possa garantire di realizzare, per il prossimo anno, delle unità abitative decorose, dotate di ogni servizio, per ospitare i braccianti agricoli stranieri. Attenzione, solo quelli che sono in possesso di permesso di soggiorno, regolarmente contrattualizzati ma soprattutto che dimostrano di lavorare nel territorio di Siracusa. Per quelli che sono impiegati – aggiunge il sindaco di Siracusa -negli appezzamenti di terreno di altri Comuni, dovranno pensarci le altre amministrazioni, su questo non transigo”.