Gli agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno arrestato un 35enne, originario dell’Iraq, sbarcato nei giorni scorsi al porto commerciale di Augusta insieme ad altri 94 migranti.
Tutti quanti sono stati soccorsi al largo della Sicilia da una nave mercantile turca mentre, a bordo di un’imbarcazione, erano in procinto di raggiungere le acque territoriali italiane. L’intervento ha evitato un’ennesima tragedia nel mare Mediterraneo.
Nel corso delle procedure di identificazione, si è scoperto che l’uomo era stato destinatario di un provvedimento emesso dal Questore di Roma, con il quale gli era stato prescritto di lasciare il territorio dello Stato entro il 12 novembre ma pendeva su di lui anche un decreto di espulsione, emesso dal Prefetto della Provincia di Roma, il 5 novembre del 2020.
L’iracheno, però, ha fatto rientro in Italia ed ha trascorso il periodo di quarantena obbligatoria a bordo della nave Azzurra.
La Procura di Siracusa ha disposto che l’arrestato fosse posto in libertà e che fosse concesso il nulla osta all’espulsione dal territorio nazionale” spiegano dal palazzo della Questura.
Trentanove migranti sono stati soccorsi e trasbordati su nave Nadir di Resq People in zona Sar di Malta. Lo scrive l’AGI e tra gli stessi stranieri, ci sono un bambino e una donna in stato di incoscienza.
La ong italiana, che chiede lo sbarco immediato, spiega che Malta “si è rifiutata, dopo ripetute richieste, di intervenire” per soccorrere la barca. Alla fine è entrato in azione l’equipaggio del Nadir. ” A causa delle crescenti mareggiate, la situazione era estremamente pericolosa”, prosegue la ong.