Si trovano nel centro di accoglienza in contrada Pantanelli, alla periferia sud di Siracusa, i sette migranti sbarcati a bordo di una piccola imbarcazione di 6 metri sulle coste di Portopalo, nel Siracusano. I test seriologici ed i tamponi hanno dato esito negativo e sono in quarantena ma nella stessa struttura ci sono i due stranieri, denunciati dalla polizia per sequestro di persona. Gli indagati, dopo essersi lamentati per la scarsa qualità del cibo hanno organizzato una protesta, culminata con il sequestro del personale della struttura. E’ stato necessario l’intervento degli agenti di polizia che, dopo aver placato gli animi, hanno denunciato sei stranieri, accusato di sequestro di persona.
Ma in Sicilia è caos sulla gestione dei migranti: sono 320 i migranti che, stanotte, lasciandosi alle spalle la tensostruttura di Porto Empedocle, sono partiti alla volta di centri d’accoglienza del Lazio. In mattinata, ne partiranno – secondo il piano di trasferimenti varato dalla Prefettura di Agrigento – gli altri: poco meno di 200 per il Piemonte.
La tensostruttura della Protezione civile, allestita accanto alla banchina del porto e utilizzata come punto di raccolta dopo che i migranti vengono trasferiti da Lampedusa a Porto Empedocle, dovrebbe dunque temporaneamente restare vuota. Dalla struttura, ieri, c’era stata la fuga di poco meno di un centinaio di migranti. All’alba, dopo un’intera notte di ricerche e perlustrazioni da parte di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, erano state rintracciate poco più di una cinquantina di persone. Alcuni migranti in fuga sono tornati indietro spontaneamente: sono stati avvisati, al cellulare, da connazionali rimasti nella tensostruttura che era stato pianificato il loro trasferimento.
Ma intanto continua l’ondata di sbarchi a Lampedusa dove il centro attrezzato per ospitare 95 persone fra poco ne ospiterà dieci volte tante. Tre barche, rispettivamente con 106, 13 e 9 migranti a bordo, sono state rintracciate durante la notte, a largo dell’isola, dalle motovedette della Guardia costiera. Le persone sono state sbarcate al molo commerciale e poi portate all’hotspot dove gli ospiti presenti sono arrivati a 872 a fronte di una capienza massima prevista per 95. Infine cinque tunisini, ritenuti scafisti, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dalla Guardia di finanza e della Guardia costiera. Il gip del tribunale di Agrigento ha già convalidato il fermo, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e gli indagati sono stati portati in carcere.
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