Sembrano non finire gli sbarchi nel Siracusano: in particolare, a Portopalo di Capo Passero, sulla punta estrema della Sicilia orientale, si sono verificati, tra ieri ed oggi, 5 approdi di barconi con migranti. Fino ad oggi, sono 200 gli stranieri arrivati ma l’emergenza non è ancora finita.
Attesi altri sbarchi
Dalle informazioni in possesso alle forze dell’ordine, sono attese altri imbarcazioni, per cui il conto dei migranti dovrà essere aggiornato ora per ora. Sono scattati i protocolli sanitari da parte della polizia di Siracusa: le persone a bordo dei barconi sono state sottoposte ai tamponi, frattanto sono stati avviati gli accertamenti per identificare i migranti e verificare, contestualmente, se vi sono tra loro gli scafisti delle organizzazioni criminali che hanno organizzato la traversata.
Inchiesta della Procura di Siracusa
La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta ma ne ha un’altra in mano relativa allo sbarco dei giorni scorsi a Portopalo: in uno dei barconi arrivati nel borgo marinaro, è stato trovato un cadavere. Ci sono dei sospettati, almeno tre persone sono finite sotto i riflettori dei magistrati e della polizia.
Lampedusa sotto stress
La situazione a Lampedusa è davvero critica: nell’hotspot di contrada Imbriacola, stando alle informazioni delle scorse ore, ci sono poco meno 1.700 ospiti, a fronte di 350 posti. Gli ultimi 200 imbarcati sulla nave Foscari della Marina militare sono stati trasferiti a Pozzallo. La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, è al lavoro per pianificare una nuova giornata di spostamenti.
Un’inchiesta
Per l’emergenza migranti esplosa a Lampedusa c’è un’inchiesta della Procura di Agrigento sull’hotspot di Lampedusa, come emerso nei giorni scorsi. Al momento non ci sono indagati, né ipotesi di reato avanzate ed iscritte. E’ da un paio di mesi, ancor prima dell’ispezione di giugno scorso del Viminale, che la Procura di Agrigento, con a capo il facente funzioni Salvatore Vella, ha concentrato l’attenzione sulla struttura dell’isola aprendo un fascicolo, come anticipato dal quotidiano La Repubblica, e sulla sua gestione da parte della cooperativa Badia Grande. Il “modello 45”, per cui risulta aperta l’inchiesta, raccoglie atti che necessitano di accertamenti preliminari che, nel caso del centro d’accoglienza di Lampedusa, sono ancora in corso e in fase di approfondimento. Soltanto se verranno ravvisati illeciti, i pm procederanno a iscrivere indagati nel registro per ipotesi determinate.
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