Sono sette nel complesso le persone fermate dalla polizia di Siracusa per due sbarchi avvenuti nei giorni scorsi sulle coste del Siracusano. Il primo gruppo, composto da 4 uomini originari dell’Egitto, rispettivamente 34, 32, 24 e 26 anni, è ritenuto a capo dell’imbarcazione con a bordo 566 migranti di varie nazionalità, giunti il 22 ed il 23 agosto al porto di Augusta.
Però, la Procura ha disposto l’immediata liberazione e contestualmente ha concesso il nulla osta all’espulsione degli indagati. Uno degli arrestati, il trentaduenne, è stato inoltre sottoposto alla misura cautelare del
divieto di dimora nel comune di Roma e all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, come ordinato dal G.I.P. del Tribunale di Roma.
Successivamente, gli agenti della Squadra mobile di Siracusa, nella serata di ieri, insieme alle Sezione operativa navale e della stazione manovra navale di Messina della Guardia di Finanza, hanno eseguito il fermo per tre cittadini bielorussi, rispettivamente di 32, 46 e 37 anni, gravemente indiziati, in concorso tra di loro, del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I bielorussi sono indicati come i conducenti di una barca a vela con a bordo 106 migranti clandestini, presumibilmente partiti dalla coste turche e soccorsi in acque internazionali da una nave Ong. Nelle fasi del soccorso in mare, i tre bielorussi hanno rinunciato a salire a bordo della nave, dileguandosi a bordo della barca a vela con la quale stavano compiendo la traversata.
In seguito alla loro fuga, un pattugliatore della Guardia di Finanza li ha intercettati la mattina del 22 agosto 2022 nelle acque territoriali italiane e li ha condotti nel porto di Siracusa. “Giunti a terra sono state svolte le necessaria attività investigative dalle quali è emersa la responsabilità dei tre fermati che, dopo le incombenze di legge, sono stati condotti in carcere” spiegano dal palazzo della Questura di Siracusa. Nelle prossime ore, saranno sottoposti all’udienza di convalida dei fermi.