La nave Mare Jonio di Mediterranea ha compiuto due operazioni di soccorso nel canale di Sicilia prendendo a bordo 208 migranti. La Geo Barents di Medici senza frontiere stamattina ha tratto in salvo 109 migranti. Non si fermano le partenze dei migranti verso la Sicilia.
L’operazione della Mare jonio
“Questa notte la nave dopo una difficile operazione Sar durata 4 ore, ha soccorso oltre 100 tra donne, uomini e minori in fuga dalla Libia. Erano su una barca in legno che stava affondando, alcuni erano già in mare e sono state recuperate. Ora sono tutte in salvo. La ricerca e il soccorso di queste persone in grave pericolo di vita sono state rese possibili grazie alle puntuali segnalazioni che Alarmphone aveva inviato a tutte le Autorità competenti, senza ottenere alcuna risposta, e alla cooperazione di tutta la Civil Fleet.” Dice Mediterranea su Facebook. “Inoltre, nave Mare Jonio ha completato questa mattina un secondo intervento di soccorso su una barca in legno in pericolo: 107 persone in fuga dagli orrori della Libia, tra cui 14 donne e due bimbi minori di un anno.” “Adesso – conclude Mediterranea – sono complessivamente 208 le persone in salvo sulla nostra nave. E hanno bisogno di un porto sicuro di sbarco.”
In 109 soccorsi da nave Geo Barents di Msf
Nuovo soccorso in mare della nave Geo Barents di Medici senza frontiere che questa mattina ha tratto in salvo 109 migranti su un barcone al largo delle coste libiche. Tra di loro molti sono eritrei, quasi la metà minori tra i 15 e i 17 anni in gran parte non accompagnati. Ieri la nave di Msf aveva soccorso altri 87 profughi, tra cui due bambini.
Migranti privi di vaccino e Green pass bloccati a Siracusa
Intanto è stata trovata una soluzione per i 13 migranti, tra cui senegalesi e gambiani, rimasti “prigionieri” a Siracusa perché nonostante un decreto di espulsione non hanno potuto espatriare in quanto senza vaccino e dunque privi di Green pass. Sono stati trasferiti in una struttura di accoglienza ad Enna dove resteranno in attesa dell’esito della richiesta di Protezione internazionale inoltrata alla Prefettura di Siracusa.
Commenta con Facebook