“Non c’è stata alcuna interferenza di Carta, quello che è accaduto è stato un rimpasto della giunta, in cui, addirittura, si è registrato un passo indietro del Mpa, altro che ingerenza”.

Lo scontro politico tra Germano e Carta

Lo afferma a BlogSicilia, il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato che risponde così alle esternazioni del primo cittadino di Solarino, Giuseppe Germano, il quale, in una intervista al nostro giornale, aveva attaccato il parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, accusato di influenzare ed al tempo stesso destabilizzare gli equilibri amministrativi in alcuni Comuni, tra cui Sortino.

Cosa è accaduto a Sortino

Nelle settimane scorse, a Sortino, si è verificato un rimpasto nella giunta di Vincenzo Parlato con l’ingresso nella sua squadra di Fratelli d’Italia dopo un accordo con il deputato regionale di Fdi, Carlo Auteri.

Contestualmente, il presidente del Consiglio, Sebastian Custode si è dimesso ed al suo posto è stata eletta Desirèe Galati, esponente del Mpa. Secondo Germano, dietro ci sarebbe la mano di Carta.

Abbiamo intervistato il sindaco di Sortino per chiarire il suo punto di vista sulla vicenda.

Quindi, non c’è stata alcuna interferenza di Carta?

Il Mpa si è messo a disposizione della coalizione per consentire un cambio nell’amministrazione, da me richiesto, culminato con l’ingresso di Fratelli d’Italia.

In che modo, il Mpa ha fatto un passo indietro?

Gli autonomisti avevano ben due assessori, lasciandomi libero sulla nuova composizione della giunta.

Il Mpa ha avuto la Presidenza del Consiglio con le dimissioni di Custode

In merito alla presidenza del Consiglio comunale, non c’è stata una richiesta del parlamentare regionale del Mpa, Peppe Carta.

Ed allora, come ha avuto quella carica?

Riunendomi con i consiglieri, mi hanno detto che il Mpa, a seguito del rimpasto, erano usciti fuori da tutto, per cui si è deciso di coinvolgere gli autonomisti e da qui l’elezione a presidente di Desirèe Galati. Ma ribadisco che si è trattata di una scelta nostra e non imposta.