L’ex parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, tende la mano al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nell’ottica di un riassetto politico dell’amministrazione comunale. “Per quanto ci riguarda siamo stati chiari fin dall’inizio con il sindaco, dando disponibilità ad un confronto programmatica ed anche una successiva disponibilità ad ingresso in giunta, solo nell’interesse della città e anche del sindaco”

Stoppare il Mpa

Una mossa la cui finalità sarebbe di dare al primo cittadino, esponente di primo piano di Azione, un’altra opzione rispetto a quella tutt’ora in campo, cioè l’ingresso nella giunta del Mpa, sotto la regia del parlamentare regionale, Giuseppe Carta, che punterebbe ad avere nella squadra di Italia tra i 2 ed i 3 assessori.

Un accordo che, naturalmente, aumenterebbe i margini di manovra degli autonomisti nelle scelte dell’amministrazione, rendendo il Mpa il perno di Palazzo Vermexio. Italia, però, ha bisogno di solidità in Consiglio comunale, come, del resto, sa bene Cafeo, che lancia un ramoscello d’ulivo al sindaco, del resto l’ex parlamentare è il leader politico del gruppo Insieme, che dispone di 3 consiglieri.

Italia e la stabilità in Consiglio

“Il sindaco Italia si trova ad affrontare un momento delicato: necessità di una stabilità numerica per sostenere il programma di governo della città nel momento più delicato con le elezioni europee ed elezioni provinciali alle porte” analizza Cafeo che, poi, entra nel cuore della discussione politica e dell’ipotesi del Mpa dentro la giunta di Italia, con gli stessi autonomisti che vorrebbero dentro anche Forza Italia.

Non credo in un accordo che veda il Mpa e Forza Italia fuori dalla coalizione di Centrodestra solo per avere più spazio in giunta. Sono, naturalmente, mie considerazioni personali, poi tutto è possibile”.

La mano tesa di Cafeo al sindaco

L’ex parlamentare regionale ritiene che l’abbraccio del Mpa rischierebbe di soffocare la stessa amministrazione di Siracusa. “Se si vuole amministrare – dice Cafeo – avendo una visione di sviluppo di ampio respiro lo si può fare se non si è alla mercé dei singoli consiglieri o dei singoli partiti. Sono convinto che Francesco riuscirà a coniugare i suoi legittimi interessi politici con gli interessi della città. Il sindaco è lui ed a lui la scelta”.