I carabinieri della Stazione di Pachino hanno denunciato tre persone, due uomini ed una donna, rispettivamente di 29, 63 e 59 anni, tutti del luogo, per violazione di norme ambientali. Nell’ambito dei controlli del territorio, i militari hanno effettuato un sopralluogo in un terreno sul quale venivano stoccati rifiuti speciali, senza alcuna autorizzazione, nocivi per la salute, in un contesto di assoluto degrado ambientale.
I rifiuti riscontrati sul fondo agricolo sono costituiti da elettrodomestici fuori uso e materiale ferroso di vario genere, quali lavatrici, boiler elettrici, reti metalliche, rottami di veicoli, pneumatici logori e persino batterie di autovetture, oltre a materiale derivato da scarti edilizi.
I carabinieri hanno sequestrato l’area, estesa per circa mille metri quadri, ed i proprietari sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria aretusea, alla quale dovranno rispondere di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, come previsto dal Codice dell’Ambiente.
Blitz degli agenti della Polizia provinciale nei giorni scorsi su un terreno, ricavato nella zona di Belvedere, a nord di Siracusa, che è di proprietà dell’assessore comunale alla Protezione civile ed alla Mobilità, Enzo Pantano. E’ stato compiuto un sopralluogo nell’area per verificare se fosse stata realizzata una discarica abusiva e se i materiali trovati nell’appezzamento fossero inquinanti.
“Il terreno non è stato sottoposto a sequestro – dice a BlogSicilia l’assessore comunale alla Protezione civile di Siracusa, Enzo Pantano – peraltro, sono venuti i tecnici dell’Agenzia regionale per la Protezione ambientale allo scopo di compiere i rilievi che dimostrano l’assenza di inquinanti nel terreno”.
Gli inquirenti, coordinati dai magistrati della Procura di Siracusa, hanno rinvenuto rifiuti inerti, insomma scarti di lavorazione edile. “Esattamente – aggiunge a BlogSicilia l’assessore alla Protezione civile del Comune di Siracusa, Enzo Pantano – inoltre è stato solo disposto il ripristino dello stato dei luoghi, come emerge nell’ordinanza del giudice”.