E’ emergenza idrica a Pachino per via della mancanza d’acqua in alcune zone della città, a sud del Siracusano, ed in certe aree di Marzamemi, il noto borgo marinaro. Il problema, come svelato al termine di un controllo sulla rete idrica, è legato ad una copiosa perdita lungo le condotte che da contrada Stafenna, nel territorio di Rosolini, arrivano a Pachino.
“E’ stato abbassato il punto di presa delle trivelle, per farle lavorare – dice il sindaco di Pachino, Carmela Petralito – a pieno regime e mandare il massimo della portata presso le vasche di accumulo poste presso il serbatoio pensile. Si sta provvedendo anche alla requisizione di nuove sorgenti, per poter far fronte alle necessità idriche per tutto il territorio, garantendo così una maggiore erogazione”.
“Inoltre, si stanno scandagliando attentamente le condutture idriche esterne: quella proveniente da C.da Cava Grande (Noto), che è lunga 30 km e quella proveniente da Contrada Stafenna (nei pressi di a Rosolini), che è lunga 20 km” aggiunge la sindaca.
La sindaca, Carmela Petralito, durante i sopralluoghi compiuti insieme ai tecnici, si è accorta di un fenomeno piuttosto strano che avviene nel cuore del centro agricolo: accade, infatti, che in una parte di una piazza di Pachino l’acqua arriva regolarmente, in un’altra nemmeno una goccia. Da qui la decisione del capo dell’amministrazione locale di preparare un esposto da inviare al palazzo di giustizia al fine di avviare un’indagine e comprendere se vi sono delle anomalie riconducibili ad un’azione dolosa.
Si resta, però, in attesa che tutti i Comuni del Siracusano votino lo statuto dell’Ati per passare ad una gestione unitaria del servizio idrico. All’appello mancano Carlentini, il cui Consiglio ha appena votato contro, Palazzolo Acreide e Melilli, le cui assemblee devono ancora esprimersi. Il tempo passa, però, ed il rischio di perdere fondi per il rifacimento dell’intera rete idrica provinciale è elevato.