Se non è stata una Caporetto poco ci manca. Nella corsa a Palazzo dei Normanni, la città di Siracusa è riuscita a piazzare un solo deputato contro i 4 della provincia: l’unico rappresentante del capoluogo è un pediatra, Carlo Gilistro, esponente del M5S, che è riuscito a spuntarla sull’uscente Giorgio Pasqua, priolese, ma con pochissima esperienza amministrativa.
I temi della città
Un problema non da poco per le istanze della città, tra tutte la questione della costruzione del nuovo ospedale, peraltro lo stesso Gilistro siederà sui banchi dell’opposizione, per cui la capacità di incidere un Governo di Centrodestra sarà bassissima.
Siracusani battuti
Non ce l’hanno fatta gli altri siracusani in corsa, tra cui Giovanni Cafeo, parlamentare uscente, alfiere di Prima l’Italia, penalizzato dal risultato della lista, finita dietro le prime cinque, l’ex assessore regionale Edy Bandiera, esponente di Forza Italia, battuto dal rosolinese Riccardo Gennuso, figlio di Pippo Gennuso, potentissimo nella zona sud della provincia, Mario Bonomo, ex deputato Ars, sconfitto dal sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. Tra gli sconfitti anche l’imprenditore ed ex presidente del Siracusa calcio, Gaetano Cutrufo, che nella competizione interna al Pd è finito alle spalle di due “provinciali”: il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, ed il floridiano Tiziano Spada, diventato parlamentare regionale.
In FdI sparisce Siracusa
E poi c’è il caso di Fratelli d’Italia dove alle Regionali non aveva di fatto siracusani. In lista c’erano Luca Cannata, avolese, che forte del doppio successo alle Politiche ed alle Regionali, ha scelto di andare a Roma, cedendo il seggio all’Ars ad un imprenditore di Sortino, Carlo Auteri.
Dietro sono finiti l’augustano Pietro Forestiere e poi Francesca Catalano, che, sostanzialmente vive a Catania, in quanto direttore della Uoc di Senologia dell’ospedale Cannizzaro di Catania, moglie di Francesco Basile, primario di Chirurgia al Policlinico di Catania, quest’ultimo finito nell’inchiesta per corruzione della Procura di Catania che ha portato all’arresto dell’ex assessora di Catania, Barbara Mirabella.
“Città avara coi propri figli”
Ma ad abbandonare i candidati di Siracusa sono gli stessi elettori. “Spiace che, a differenza dei comuni della provincia, dove vige uno stretto campanilismo, la mia città sia avara nei confronti dei propri figli e non riesca ad eleggere più deputati siracusani. Forse, in questa tornata, addirittura nessuno Lo sappiamo, spesso questa città non si vuole bene” è la considerazione di Edy Bandiera.
Siracusani in corsa per la giunta Schifani
L’unica casella a disposizione per i politici siracusani è quella del Governo della Regione. In lizza per diventare assessori ci sono Mario Bonomo, Titti Bufardeci e lo stesso Edy Bandiera.
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