Il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, ha annunciato il ritiro della sua candidatura alle elezioni regionali nelle liste del Pd.
Il caso Chinnici
La decisione di Caterina Chinnici di restare come candidata alle presidenza della Regione ha di fatto chiuso le porte a coloro che hanno un procedimento giudiziario in corso, tra cui Carta ma nella stessa situazione ci sono Peppino Lupo, che ha già fatto un passo indietro, e Angelo Villari, che è corso dalle braccia di Cateno De Luca. La figlia dell’ex magistrato ucciso dalla mafia con un attentato ha sempre sostenuto di volere al suo fianco candidati senza processi sulle spalle.
“Coalizione non esiste più”
“Ho assistito in silenzio in queste ore alla bagarre di chi, dentro un partito come il PD, che avrebbe avuto una possibilità di rinascita, ha adottato misure nebulose, arbitrarie e dai risultati quantomeno discutibili. Quella coalizione originaria, oggi monca di molti pezzi, di fatto non esiste più” riferisce Carta.
“Mi trovo costretto, di concerto con il mio gruppo, a ritirare ogni possibile disponibilità ad una candidatura per le prossime elezione regionali con questo PD che, nel modus operandi, è lontano rispetto a quella visione di politica fatta di collegialità e condivisione a cui siamo abituati”.
“Valuteremo scenari”
Le parole del sindaco di Melilli sembrano, però, preludere ad un addio. “Nell’ottica di una fiducia che dobbiamo agli elettori cercheremo di valutare i prossimi scenari che si profileranno, con una attenta valutazione dei programmi e delle scelte fatte nell’ interesse della Sicilia dai movimenti che da sempre si battono mettendo al centro dell’azione politica la nostra terra” dice Carta.
La difesa di Marziano
Nelle ore scorse, a difendere Carta, era stato l’ex assessore regionale Bruno Marziano, per cui andrebbero candidati alle Regionali gli esponenti del Pd che sono sotto processo, sebbene lo Statuto del Partito democratico sia molto rigido.
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