E’ ancora l’anno zero per il trasporto ferroviario in Sicilia ma con le risorse del recovery fund diventa finalmente possibile recuperare il gap infrastrutturale che negli anni è andato acuendosi con il resto d’Italia”. E’ quanto affermato dal parlamentare regionale del M5S, Stefano Zito, autore insieme agli altri deputati pentastellati di una mozione presentata all’Ars.
Per il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Ficara, spetta alla Regione indicare le linee guida. “Da Palermo debbono pertanto partire le indicazioni per il Ministero dei Trasporti ed Rfi circa la volontà del governo Musumeci: investire su rotaia o su gomma? E’ la Regione che fissa le linee guida e il piano dei trasporti regionale. Non investire adesso sulle nostre ferrovie è un errore madornale. Tutte le linee secondarie che si innestano sulle due direttrici nazionali devono essere potenziate. E proprio su questo chiediamo l’attenzione del governo regionale”, spiegano Paolo Ficara e Stefano Zito.
“Gli investimenti vanno utilizzati in via prioritaria – proseguono – per la tratta Siracusa-Catania e sulla Siracusa-Gela. Quanto alla prima, serve molto di più di quanto ipotizzato dall’assessore Falcone. Intervenire solo su Augusta-Targia senza eliminare il passaggio dentro Augusta della linea ferrata non produrrà alcun beneficio sui tempi di percorrenza. E invece serve una vera velocizzazione, soprattutto adesso che si sta accelerando per il collegamento ferroviario nel porto di Augusta. C’è poi la peggiore linea pendolare d’Italia, ovvero la Agrigento-Palermo. Tra le più utilizzate in Sicilia, come numero passeggeri, ma con standard lontani dall’accettabile. Quanto al versante sud, non si può non modernizzare la Ragusa-Gela-Agrigento mentre sulla dorsale occidentale la Trapani-Castelvetrano può diventare una metropolitana di superficie capace, con visione improntata al futuro, di collegare tanti comuni e tutti molto vicini uno all’altro”.
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