Gode di buona salute l’acqua del mare di Siracusa. E’ quanto emerge dalle analisi dei campioni elaborati dal personale del Laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp di Siracusa diretto da Maria Beatrice Pellegrino.
Secondo quanto fanno sapere dall’azienda sanitaria, la campagna di pre-campionamento per verificare la qualità delle acque di mare nelle zone ove è consentita la balneazione, è stata effettuata nel mese di aprile ed i risultati delle analisi preliminari hanno verificato la balneabilità del litorale della provincia di Siracusa.
In particolare, “rimangono vietate le zone di mare e di costa interessate da immissioni di qualsiasi natura, come scarichi e corsi d’acqua, le aree portuali e militari, nonché quelle zone sulle quali vige una prescrizione delle autorità marittime e portuali per motivi di sicurezza” spiegano dalla direzione dell’Asp di Siracusa.
Rimangono inoltre non fruibili dai bagnanti alcuni tratti di mare e di costa che ricadono in aree protette, come la zona A dell’Area Marina Protetta del Plemmirio e nella R.N.O. Oasi faunistica di Vendicari, il tratto di costa compreso tra Torre Vendicari e Cittadella, per motivi dettati dalla necessità di tutelarne l’integrità ambientale.
Con la sentenza dei giudici del Tar di Catania, resta interamente pubblica Cala Rossa, la spiaggia di Ortigia, al centro di una controversia tra il Comune di Siracusa ed una società, Kalliope, in merito alla realizzazione di uno stabilimento balneare privato di circa 450 metri quadrati.
Ne dà notizia Legambiente Siracusa, che, insieme al Comitato Ortigia sostenibile (rappresentati dagli avvocati Giovanni Randazzo, Rosanna Garufi, Paolo Tuttoilmondo) si sono costituiti in giudizio per sostenere la linea dell’amministrazione comunale, la quale, con una determina, aveva ritirato in autotutela la convenzione relativa al godimento della concessione demaniale marittima rilasciata dall’assessorato Regionale del Territorio ed Ambiente.