- Il Siracusano in coda in Sicilia per numero di vaccinati
- Le cause del fenomeno illustrate dal direttore generale dell’Asp
- Tra i motivi, le paure dopo la morte del militare in servizio ad Augusta
- L’Asp ha vaccinato residenti di altre province
“La media regionale dei vaccinati è del 65 per cento circa, noi siamo ad oggi al 61 per cento circa”. Lo afferma a BlogSicilia il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, che snocciola i dati relativi alle vaccinazioni dei residenti del Siracusano, il cui numero è inferiore rispetto alla media in tutta l’isola, “ma siamo compagnia con la fascia costiera di Messina e Catania” aggiunge il responsabile dell’azienda sanitaria.
Perché è una provincia No Vax?
Come spiegare questo dato negativo che fa sembrare la provincia di Siracusa come la terra dei No Vax?
Il caso del marinaio morto dopo il vaccino
“Probabile che abbia inciso una certa sfiducia causata dal decesso del marinaio” spiega a BlogSicilia il direttore generale dell’Asp di Siracusa, facendo riferimento al caso di di Stefano Paternò, il militare in servizio alla Marina militare di Augusta morto il 9 marzo nella sua abitazione, a Paternò, nelle ore successive alla somministrazione di una dose del vaccino AstraZeneca.
Vaccini per residenti di altre province
C’è un altro elemento, secondo il responsabile dell’azienda sanitaria di Siracusa, che può spiegare questo dato negativo. “Va evidenziato il fatto – spiega a BlogSicilia il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra – che abbiamo vaccinato, per la presenza della Marina militare e della zona industriale, molti residenti di altre province”.
Marina militare e zona industriale
Seguendo il ragionamento di Ficarra, una buona fetta del personale della Marina, in servizio nel Siracusano, risiede in altre province, stesso discorso vale per la zona industriale: nelle imprese, sia dirette sia dell’indotto, lavorano persone che non vivono in questo territorio, per cui, nel dato relativo alle vaccinazioni viene inserita la provincia di residenza dell’utente. “Infatti, non vengono conteggiati sulla provincia di Siracusa ma quelle di residenza”, sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa.
Francofonte e Pachino in coda
Per provare a ridurre il distacco, l’Asp, in collaborazione con i Comuni del Siracusano, sta promuovendo delle iniziative per aumentare il numero di vaccinati.
Alcune postazioni sono state allestite nei luoghi della movida, tra cui alla Marina, nel centro storico di Siracusa, ed a Marzamemi. I Comuni che hanno risposto meno sono, secondo quanto sostenuto dal responsabile dell’Asp, Pachino e Francofonte, “dove, in collaborazione con i commissari ed il sindaco, stiamo potenziando la campagna”.
Il numero di vaccini per determinare i colori
E per il Siracusano la situazione diventa più preoccupante dopo la decisione del Cts di fare diventare il numero di vaccinazioni come parametro per stabilire restrizioni più o meno forti.
Secondo il Cts, sono da collocare in zona ad “alto rischio” i comuni e le province in cui è elevato l’indice di contagio (maggiore di 250 casi su centomila abitanti), ma la copertura vaccinale è inferiore al 70 per cento di tutta la popolazione o inferiore all’80 per cento della popolazione over 60.
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