E’ stato assolto dall’accusa di concorso in autocalunnia l’attuale presidente dell’Ordine dei medici di Siracusa, Anselmo Madeddu. Si tratta della seconda vicenda giudiziaria che vede contrapposti da oltre 20 anni lo stesso Madeddu, ex dirigente dell’azienda sanitaria di Siracusa, e Salvatore Requirez, attuale Direttore sanitario del Civico di Palermo, ex commissario straordinario di quel che un tempo si chiamava Asl 8 ed ora Asp.
Il primo procedimento giudiziario trae origine da un esposto di Requirez che denunciò di essere rimasto vittima di una campagna diffamatoria, concretizzatasi con insinuazioni sulla sua vita privata, messe nero su bianco in alcune lettere indirizzate a diversi enti pubblici, tra cui la Commissione regionale antimafia, il procuratore aggiunto della Repubblica, l’assessorato regionale alla Sanità, il presidente della Regione, il collegio dei Revisori dei conti dell’Ausl 8, il prefetto ed altri esponenti istituzionali.
In quelle lettere, l’attuale Direttore sanitario del Civico di Palermo sarebbe stato accusato di condurre “una gestione partigiana ed insulsa, con crociate e guerre contro presunti nemici”. L’inchiesta per diffamazione, condotta dai magistrati della Procura di Siracusa, si concentrò su Madeddu poi condannato dalla Corte di Appello di Catania che ha poi commutato la pena in multa, quantificata “in 800 euro per diffamazione semplice per fatti, tuttavia, ai quali il dottor Madeddu si è sempre dichiarato estraneo” si legge in un comunicato diffuso del presidente dell’Ordine dei medici di Siracusa.
La Quinta sezione della Cassazione, con sentenza emessa il 3 ottobre del 2007, dichiarò poi inammissibile il ricorso presentato dalla difesa di Madeddu.
La seconda inchiesta è stata aperta dopo l’autodenuncia di Giovanni Caruso che avrebbe accusato se stesso di essere stato l’autore di quelle lettere diffamatorie ai danni di Requirez, per cui l’ex direttore sanitario dell’Asp, Madeddu, chiese la revisione della sentenza di condanna.
Per i magistrati della Procura, “Caruso su istigazione e nell’interesse di Madeddu” avrebbe “incolpato se medesimo del reato che sapeva essere stato commesso da Madeddu, e segnatamente, presentandosi spontaneamente presso gli uffici della Procura della Repubblica di Siracusa, affermava di essere l’autore di una lettera diffamatoria nei confronti di Salvatore Requirez, all’epoca dei fatti commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, diffusa in data 27 settembre del 2000 ed in relazione alla quale Madeddu aveva riportato condanna definitiva” e “ciò facendo al fine di sostenere le ragioni di Madeddu che, con istanza depositata alla Procura generale di Catania chiedeva la revisione della sentenza di condanna”.
Al termine della requisitoria, lo stesso pm di Siracusa ha chiesto l’assoluzione per Madeddu ed il Tribunale di Siracusa ha sposato in pieno la tesi del magistrato.
“Mio padre mi ha insegnato ad aver sempre fiducia nella Magistratura, ed il tempo alla fine è galantuomo. Ringrazio innanzitutto i miei legali Puccio Forestiere ed Ezechia Paolo Reale – dichiara Anselmo Madeddu – per la loro professionalità indiscussa e per la stima umana che mi hanno sempre mostrato. Sono soddisfatto dell’esito di questa lunga e stucchevole vicenda, che nel corso degli ultimi otto anni ha molto danneggiato la mia immagine”.
“Una vicenda di presunta autocalunnia puntualmente pubblicizzata sui social da alcuni detrattori per ostacolare il sottoscritto in varie circostanze, a partire dalla mia candidatura alla nomina di Direttore generale nel 2018, a quella di direttore sanitario e persino nel corso delle due ultime elezioni dell’Ordine dei Medici. Come mio stile, però, non sono animato da alcuno spirito di rivalsa” conclude Madeddu.