Caterina Chinnici ha vinto il confronto anche nel Siracusano (13519 voti contro i 10058 di Floridia ed u 6977 di Fava) ma si vanno a leggere i dati qualche sorpresa emerge.
Nel capoluogo, dove nei giorni scorsi si era recata, accolta dai massimi vertici del Pd, la neo candidata alla presidenza della Regione dei progressisti ha incassato 263 preferenze contro i 312 di Barbara Floridia, esponente del M5S, mentre Fava si è fermato a 205 preferenze.
Un risultato ininfluente ma se si osserva sotto il microscopio politico questo dato, emerge la frammentazione dentro il Partito democratico che, da oltre due mesi, è al centro di scontri tra correnti.
Peraltro, una parte dell’area Dem, tra cui l’ex deputata nazionale, Sofia Amoddio e l’ex parlamentare Ars, Marika Cirone Di Marco, riconducibile all’ex segretario del Pd, Salvo Adorno, dimessosi il primo luglio scorso, si era schierata contro la Chinnici così come altri pezzi del partito. Queste spaccature potrebbero essersi concretizzate nel voto delle Primarie, d’altra parte non può che colpire che, a Siracusa, l’esponente del Pd prenda meno voti della candidata del M5S.
A Melilli, invece, la figlia del magistrato ucciso della mafia ha fatto un boom di voti: 206 contro gli 11 di Floridia ed i 14 di Fava: l’adesione al Pd del sindaco, Giuseppe Carta, ex Forza Italia, ha certamente consentito al Partito democratico di fare il vuoto. Un dato, che se letto in chiave prettamente provinciale, certifica la forza elettorale di Carta, inviso all’area Dem di Gaetano Cutrufo ed al presidente del Pd, Paolo Amenta, autori di un documento sostanzialmente contro una possibile candidatura del sindaco di Melilli alla prossime elezioni regionali.
“Adesso attendiamo le mosse del Partito Democratico: dica a Roma come a Palermo se la sua agenda politica è quella dettata da Draghi o se ancora guarda ai temi sociali, alle famiglie, al caro vita, alla scuola, alla sanità pubblica” conclude la deputazione nazionale e regionale del M5S.
“Caterina Chinnici, nonostante a Siracusa sia stata bersaglio di un incomprensibile e astioso attacco personale, ha dimostrato di avere le spalle larghe, idee forti, capacità di entrare in sintonia con gli elettori. L’esito delle Primarie dimostra che Caterina è stata la candidata giusta, la migliore possibile. Ora al lavora e alla lotta” commentano Salvo Baio e Mario Blancato, esponenti del Pd.
“Per il Partito democratico siciliano questo risultato è un’iniezione di fiducia, che gli permette di affrontare le imminenti elezioni regionali con la fondata speranza di un risultato positivo e per contribuire assieme ai propri alleati ad un cambiamento radicale nella guida del governo della Sicilia. Molto positivi anche i risultati di Floridia e di Claudio Fava, che vanno ringraziati per il contribuito di idee e il fair play con cui hanno affrontato la sfida delle Primarie nel segno della generosità e del rispetto reciproco” concludono Baio e Blancato.