Si è conclusa la XVII edizione del premio nazionale Più a sud di Tunisi che si tiene a Portopalo di Capo Passero, sulla punta estrema della Sicilia orientale.
Salvatore Cascio, attore, entrato nella storia del cinema come il piccolo Totò di “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, è stato insignito del riconoscimento nella sezione Cinema.
Dalla gloria cinematografica alla realtà attuale di non vedente, affetto da retinite pigmentosa. “Riuscire a parlarne, – ha affermato Totò Cascio – a portare la mia testimonianza è stato il traguardo più grande, frutto di un percorso lungo e doloroso e dopo tante lacrime versate”. Sollecitato dalle domande del giornalista Sergio Taccone e di Renato Scatà (critico cinematografico),
Cascio ha ricordato alcuni momenti delle riprese del capolavoro di Tornatore. “Noiret recitava in francese ma ci capivamo facilmente. Peppuccio Tornatore è stato fantastico con me, non smetterò mai di ringraziarlo”.
Il premio Giornalismo è andato a Giuseppe La Venia. Il giornalista del Tg1 Rai ha portato la sua testimonianza di inviato in Ucraina, documentando un bombardamento nei pressi di un ospedale oncologico pediatrico. “Abbiamo il dovere di testimoniare, come abbiamo fatto anche durante la pandemia, da Codogno, ad inizio 2020. Il sorriso di un bambino, incontrato in Ucraina, lo porterò sempre con me”, ha detto La Venia.
Al giovane arbitro di calcio siracusano Fabio Franzò è andato il premio speciale “Sport è Vita”, per aver salvato la vita ad un giocatore in arresto cardiaco dopo uno scontro di gioco. Infermiere di rianimazione di professione, Franzò ha fatto propria la regola di chi si trova in un rettangolo di gioco: dubbio costante e decisione rapida. La storia di un portiere con problemi cardiaci, tornato in campo un anno dopo, è stata raccontata magistralmente dal giornalista pugliese Mario Sicolo (La Gazzetta del Mezzogiorno), vincitore della Targa Osvaldo Soriano.
Al romanzo di Angelo Mattone “A consulto da Gorgia. Majorana e l’enigma delle carte scomparse” è andato il premio Opera Prima. Spazio alle memorie passate (Santo Gallo e il libro “La casa del padre”) e al racconto per bambini “La zecca dell’invidia” di Annamaria Piccione e Angelo Orlando Meloni. La ricerca del tempo perduto e i meandri dell’animo umano hanno contrassegnato le raccolte poetiche di Giuseppina Fidilio e Nunzio Bellassai. L’epica degli emarginati presente nella discografia di Fabrizio De Andrè è stata esaminata con competenza e semplicità da Andrea Pitrolo (Premio Musica). A Stefania Germenia è andato il riconoscimento speciale “Rotte Narrative” per il romanzo “I viaggi di Penelope”, intreccio di storie e stati d’animo di donne dai profili mitologici e fragili in balia del tempo.
Di tutela del mare si è parlato con il Consorzio Gestione Pesca Capo Passero – SR (Premio Capo Passero) per un progetto a salvaguardia dell’ecosistema marino con il coinvolgimento dei pescatori. Alessandro Sbrogiò ha prevalso nella sezione Narrativa con il romanzo “Il falò del Saraceno” dove i protagonisti arrivano alla consapevolezza che nulla è definitivo, morte compresa. Il giornalista Francesco Nania (Menzione per la Saggistica per il libro “Eligia e Giulia: storia di due vite spezzate”) ha ripercorso il terribile femminicidio del gennaio 2015, con l’uccisione di Eligia Ardita e della figlia Giulia che portava in grembo. Per Storia & Territorio il premio è andato a Salvatore Spadaro (“Rosolini. Il sogno dell’acqua e dell’America”, sulla grande intuizione del serbatoio comunale rosolinese del 1909), Fabio Casano (“I tre anelli del diavolo”) ha ottenuto il premio Letteratura nella sezione “Musica e Storie”, romanzo dove l’esistenza si snoda attraverso l’amore per la musica. Premiate due scuole aretusee: il Liceo Gargallo per l’adattamento di Medea di Euripide e l’Istituto Comprensivo Chindemi per attività progettuali tra sport e sociale. A Maria Elisa Aloisi, autrice del romanzo “Il canto della falena”, è andato il premio Letteratura “Giallo d’Autore”, libro dove predominano farsa e tragedia con una capacità di narrazione senza fronzoli. Premio Assostampa Siracusa ad Antonio Calbi, sovrintendente dell’Inda Siracusa.