si trova in carcere francesco campanella

Pizzo ai commercianti di Ortigia, fermato dalla polizia

  • La polizia ha emesso un fermo per estorsione
  • L’uomo, 30 anni, avrebbe taglieggiato i commercianti di Ortigia
  • Come disposto dalla Procura è in carcere

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa, nell’ambito di indagini coordinate  dal Procuratore aggiunto della Procura di Siracusa, Fabio Scavone e dal sostituto  Gaetano Bono, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo nei confronti di un trentatreenne siracusano, Francesco Campanella, accusato di alcuni episodi estorsivi  ai danni di alcuni titolari di esercizi commerciali  nel centro storico di Ortigia.

Imporre il pizzo

Il fermato, già agli arresti domiciliari per altra vicenda,” stava cercando di riprodurre un clima di intimidazione in danno dei commercianti di Ortigia, non esitando, in totale spregio alle prescrizioni della misura, a ricorrere a manifesti atti di violenza e minaccia, talvolta mediante l’uso di armi” spiegano dalla Questura di Siracusa.

Le indagini sulle altre intimidazioni

Come disposto dalla Procura di Siracusa, il trentenne è stato accompagnato in carcere, nel penitenziario di Cavadonna, a Siracusa, ma le indagini non si sono concluse, in quanto gli agenti stanno verificando se il trentenne è coinvolto con le intimidazioni avvenute nelle ultime settimane a Siracusa, tra cui una ad Ortigia, ai danni di un ristorante in via De Benedictis, a ridosso del mercato del centro storico.

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Proprio ieri, su BlogSicilia, Marco Montoneri, ex commerciante di auto, vittima del racket delle estorsioni, ha lanciato un appello ai commercianti dopo la catena di avvertimenti a Siracusa. Montoneri, prima di decidere di collaborare con la giustizia, ha subito pesanti perdite, sotto l’aspetto economico. “La mia concessionaria venne alle fiamme nel 2010  dopo le mie prime denunce, subendo un danno economico importante con la distruzione dei veicoli per un valore commerciale di circa 250 mila euro, purtroppo la cosa che mi ha più fatto più male è stata l’indifferenza dei cittadini siracusani.”.

 

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