Il Tribunale di Siracusa ha condannato ad un anno e due mesi di reclusione un guardiano notturno, 55 anni, Santo Formica, accusato di detenzione di armi.
L’arresto nel 2019
L’imputato, difeso dall’avvocato Junio Celesti, fu tratto in arresto nel 2019 dai carabinieri a Priolo, in quanto trovato in possesso di una pistola Beretta, calibro 7.65, con matricola abrasa e colpo in canna, dotata di caricatore con ulteriori 5 cartucce, ma nella sua disponibilità aveva, secondo la ricostruzione dei militari, 4 cartucce dello stesso calibro.
Pistola e munizioni in un camper
L’uomo, in quel periodo, svolgeva il servizio di vigilanza notturna in un’impresa che opera nella zona industriale di Siracusa e portò un camper dentro il quale i carabinieri scovarono la pistola e le munizioni.
Il traffico di armi nel Siracusano
E’ certamente uno dei fenomeni maggiormente in crescita quello del traffico di armi. Negli ultimi mesi, nel Siracusano, polizia e carabinieri hanno portato a termine delle indagini, concluse con sequestri ed arresti. E’, comunque, il segno di una proliferazione di armi abbastanza preoccupante.
Il blitz nell’area dei nomadi a Noto
A Noto, in contrada Falconara, zona della comunità nomade, i carabinieri, nei giorni scorsi, hanno sequestrato 2 pistole, vario munizionamento ed una bomba a mano, fatta brillare sul posto dagli artificieri del Comando provinciale di Catania. Sulle armi sono in corso gli accertamenti per verificarne l’impiego in eventi criminosi.
I precedenti
Nel novembre scorso, a Cassibile, nell’abitazione di un trentenne, con precedenti penali, gli agenti scovarono una pistola marca Beretta, calibro 7,65 con caricatore monofilare rifornito di 7 cartucce ed un altro caricatore privo di cartucce, appartenente alla stessa arma.
Nello stesso mese, a Siracusa, gli stessi agenti arrestarono un uomo di 63 anni che aveva nella sua abitazione, ricavata in una palazzina di edilizia popolare in via Algeri, nel rione della Mazzarrona, due fucili, di cui uno a canne mozze, e numerose munizioni, circa 120 cartucce di vario calibro per pistola.
Scovata una bomba a Melilli
A Melilli, un trentaduenne, nei giorni precedenti al blitz della polizia in via Algeri, venne arrestato perché nella sua proprietà nascondeva un esplosivo potente. Era costituito da diversi cilindri di plastica riempiti di esplosivo e collegati fra loro da una miccia che ne avrebbe permesso la deflagrazione contemporanea.
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