Un’ondata di no sui social alle piste ciclabili da poco realizzate dal Comune di Siracusa. In realtà, sarebbe meglio definirle corsie ciclabili, finanziate con i soldi europei, che legheranno la città da nord a sud, coprendo oltre 23 chilometri di territorio. Ma, come spesso capita, si è costituito il Fronte del no che si è ribellato alla scelta ecologica dell’amministrazione. In alcuni forum, sono state sollevate varie problematiche, dal restringimento delle carreggiate, alle difficoltà dei mezzi di soccorso a transitare.
Ma l’uso delle bici, in una città dove il tasso di inquinamento da polveri sottili, i noti Pm10, è tra i più alti in Italia, al punto che negli anni scorsi l’amministrazione di Centrodestra fu costretta per alcuni giorni a bloccare il traffico veicolare, potrebbe rappresentare un punto di svolta.
Alla critiche ha risposto l’assessore alla Mobilità di Siracusa, Maura Fontana.
Assessore, sono tanti i punti sollevati dal popolo del No. Come risponde?
“Ogni giorno gli agenti della Polizia municipale intervengono contro la sosta selvaggia: auto in doppia e persino in tripla fila. Per non parlare degli incidenti causati dall’alta velocità sulle strade più ampie. La scelta di sostituire l’inciviltà con la civiltà dovrebbe essere sposata e anzi incoraggiata dai cittadini che si vedono sottrarre vari diritti ogni giorno.
Come se l’immagina la città tra qualche anno?
Personalmente, da madre desidero che mia figlia possa andare in bici a scuola e non in sella ad una moto che possa minarne la sicurezza. E lo stesso desidero per tutti i ragazzi. Se vedessimo uno sciame di bici invece che motori rumorosi e inquinanti non rimpiangeremo di certo l’oggi.