Altro che città verde ed aria pulita: le piste ciclabili, secondo Fratelli d’Italia Siracusa, stanno aumentando i livelli di inquinamento in città, specie a ridosso delle scuole.
La pista ciclabile in viale Tica
L’affondo è del consigliere comunale, Paolo Cavallaro, dopo la nuova pista ciclabile in viale Tica, che si ricongiungerà a quella già realizzata qualche metro più avanti, ma a due passi da un istituto comprensivo, il Vittorini, situato in via Regia corte. Secondo l’esponente di FdI, il restringimento della carreggiata sta creando una concentrazione di mezzi, auto soprattutto, che fa aumentare l’emissione di Pm10, le polveri sottili killer, tra le cause di neoplasie ai polmoni.
L’inquinamento da Pm10
“La ciclomania sta aumentando lo stress dei cittadini. appesantendo la circolazione stradale, aggravando certamente l’inquinamento da polveri sottili a causa della maggiore permanenza delle automobili sulla strada in conseguenza della “scomparsa” delle corsie di svolta a destra” spiega Cavallaro.
I pericoli per gli alunni
“Sono state realizzate le ennesime e pericolose piste ciclabili – dice Cavallaro – che hanno reso ancora più caotica la viabilità della zona, con autobus e autovetture che si destreggiano tra i cordoli e i bambini, per fortuna accompagnati spesso dai genitori che li proteggono da sicuri investimenti. Tanto più che, nell’attesa dell’ultimazione dei lavori, sono scomparse anche parte delle strisce pedonali ricoperte dal nuovo asfalto stradale: una volta si usavano le strisce gialle in prossimità dei cantieri, ormai solo ricordi di un periodo in cui era più diffuso il buon senso”.
Meno piste ciclabili e più scuolabus
Per l’esponente di FdI la soluzione è semplice: meno piste ciclabili e più scuolabus. “Forse nella fantasia dell’amministrazione nei prossimi giorni vedremo centinaia di bambini e genitori percorrere le ciclabili per recarsi a scuola; ma è arrivato – dice il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro – il momento di tornare alla realtà, organizzando gli scuolabus per gli studenti, questi si auspicabili e che potrebbero ridurre la congestione del traffico e migliorare l’autonomia di bambini e ragazzi, ospiti non graditi in una città sempre più insicura”
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