Nella giornata contro la violenza sulle donne, emerge la storia drammatica di siracusana, residente in un Comune della zona nord, non solo vittima dell’ex marito ma anche del sistema giudiziario. A svelarla è il coordinatore provinciale di Riva Destra, Nello Bongiovanni, che racconta le vicissitudini di una dipendente comunale con un passato da agente della Polizia municipale, stretta in una morsa di sofferenza e dolore.
“Questa donna – racconta il coordinatore provinciale di Riva Destra – ha dovuto subire il primo trauma dopo che il fidanzato non ha riconosciuto la loro figlia. A distanza di sei anni, quell’uomo ci ha ripensato ma dopo il loro matrimonio sono sorti dei problemi, legati ad un pessimo rapporti tra lei ed i familiari del marito, che le hanno reso la vita difficile. Una situazione che è stata poi superata quando la coppia ha deciso di andare a vivere da un’altra parte solo che, poco dopo, hanno avuto inizio le violenze ai danni della donna, frattanto diventata madre per la seconda volta. C’è di più, perché il marito si è anche reso responsabile di un’aggressione alla figlia. Un episodio che è stato denunciato ai carabinieri”.
La donna, secondo la ricostruzione fornita dal coordinatore provinciale di Riva Destra, ha poi lasciato quell’uomo, trasferendosi in un’altra casa. “Nonostante quel drammatico precedente – dice Bongiovanni – un giudice ha stabilito che l’uomo dovesse vedere i figli ogni giorno dalle ore 16 alle ore 20 più due weekend al mese. L’aspetto più sconcertante è che l’uomo, nei primi mesi di separazione, ha preso con se il neonato sparendo per 10 giorni e solo grazie all’intervento della polizia il piccolo è tornato tra le braccia della madre”.
Dal racconto dell’esponente di Riva Destra, il processo penale a carico dell’ex marito, istruito nel 2012, non è ancora giunto a conclusione ma come se non bastasse l’uomo “ha sollecitato gli assistenti sociali per far dichiarare l’inadeguatezza dell’ex moglie a svolgere correttamente il ruolo di madre”. Una vicenda “che sta tormentando la donna che non si sente affatto tutelata dalle istituzioni e dal sistema giudiziario ma lotta strenuamente per tenersi i figli” tuona il coordinatore provinciale di Riva Destra.
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