Vertice stamane a Siracusa del Tavolo territoriale sulla zona industriale per discutere delle strategie legate al rilancio del Petrolchimico di Priolo.

Le ragioni della crisi del Petrolchimico

Il comparto, in questa fase storica, sta vivendo un momento di grande fibrillazione per varie ragioni: dall’inchiesta della Procura di Siracusa per disastro ambientale, con il conseguente sequestro del depuratore Ias, sul quale c’è anche un braccio di ferro tra Governo nazionale e Tribunale di Siracusa, con quest’ultimo che ha disposto il divieto assoluto di conferimento da parte delle aziende, fino alla chiusura dell’impianto Versalis, del gruppo Eni, che ha deciso di riconvertire lo stabilimento per trasformarlo in una bioraffineria.  Ma c’è anche il tema del futuro delle altre aziende, come Isab, Sonatrach e Sasol che, senza l’impianto di cracking di Versalis, perdono un partner industriale strategico.

Scerra, “rilanciare la zona industriale”

Per Filippo Scerra, parlamentare nazionale del M5S, ideatore del Tavolo territoriale, “il nostro obiettivo è quello di tracciare un percorso che permetta alla zona industriale siracusana di rilanciarsi ed essere protagonista del futuro. Un iter studiato insieme, allo stesso tavolo, da tutti i soggetti interessati alle dinamiche del polo: deputazione politica, sindaci, Confindustria, sindacati e aziende. La posizione strategica dell’area industriale di Siracusa, le competenze e le professionalità maturate nel corso di una lunga storia industriale sono i punti di forza su cui poggiare un iter che sia  più sostenibile, rispettoso dell’ambiente e dell’occupazione”.

Cannata, “tutela occupazione”

Secondo il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, il Governo Meloni sta mettendo in campo strategia di tutela della zona industriale, ricordando il caso della vicenda Isab Lukoil quando l’Esecutivo utilizzò la “golden power” per ancorare la raffineria. “L’obiettivo è uno sviluppo coraggioso, che tuteli l’occupazione e promuova un futuro sostenibile per la zona industriale”, ha spiegato il parlamentare, che ha inoltre sottolineato come il 2024 si sia concluso con quattro incontri al Ministero, coinvolgendo parti sociali, tecnici e aziende. “Ripartiremo con un focus su Eni Versalis e Isab, affrontando i piani industriali in modo operativo e concreto e attenzionando la vicenda Ias”