“L’Italia ha deciso di diventare un paese protagonista nelle nuove tecnologie del nucleare”. Lo ha detto a Siracusa il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell’incontro nella sede di Confindustria per discutere con i rappresentanti delle imprese del Petrolchimico il protocollo con l’Eni, firmato nella settimane scorse a Roma, che delinea l’intero piano di riconversione degli impianti Versalis su tutto il territorio nazionale ed in particolare, sulla Sicilia, a Priolo e Ragusa.
L’indipendenza energetica
L’esponente del Governo nazionale, nel lodare la riconversione energetica con la riduzione drastica di anidride carbonica, ha spiegato che si intende accelerare nel nucleare ma anche sulle rinnovabili, per garantire al paese l’indipendenza energetica. “Siamo pienamente – ha detto Urso- consapevoli che l’Europa deve diventare autonoma nella produzione energetica così come lo sono diventati gli Stati Uniti dopo l’attacco alle Torri gemelle del 2001 quando capirono di essere vulnerabili e decisero di raggiungere la piena autonomia energetica ed oggi sono un paese esportatore di energia. Il nostro 11 settembre è avvenuto con l’attacco della Russia all’Ucraina che ci ha fatto capire di essere vulnerabile”.
I reattori nucleari italiani
Il ministro per il Made in Italy è entrato nel dettaglio di ciò che si farà in Italia sul nucleare: “Realizzeremo gli small reactor, cioè dei reattori nucleari di terza generazione avanzata. Ce ne saranno anche di quarta generazione, che sono – ha detto Urso – realizzabili su base industriale, adattabili, componibili e trasportabili all’interno di un container e installabili laddove lo chieda un’industria di un distretto in Italia, in Europa, nel Mediterraneo, nel mondo. Le nostre imprese- ha detto il Ministro- hanno la scienza la tecnologia, la ricerca e i brevetti per questo progetto. Per questo il Governo ha approvato un disegno di legge che consentirà al nostro Paese di produrre nel suo territorio con le nostre imprese, i reattori di nuova generazione, i piccoli reattori, componibili, adattabili e trasportabili”.
Petrolchimico, modello europeo di Transizione
In merito alla riconversione degli impianti Versalis di Priolo e Ragusa, che ruoteranno attorno alla produzione di biocarburante, il ministro ha spiegato “che il polo industriale di Siracusa diventerà un modello nella transizione ambientale in Europa. Si tratta di un modello – ha detto Urso- di transizione verso settori sostenibili e più competitivi e sull’indotto ho convocato una riunione apposita per capire se si possa fare di più di meglio, anche alla luce di un protocollo che già prevede il monitoraggio del nostro Ministero su tutto quello che riguarda anche l’indotto”.
Verso l’industria green
Nel piano del Governo, secondo quanto riferito dal ministro, l’Italia si candida a diventare leader nella produzione di tecnologia green. “Stiamo preparando il nostro paese a diventare il paese produttore di tecnologia green, anche per gli altri paesi. Questo vale ad esempio anche per gli impianti fotovoltaici, come nel caso di 3Sun di Catania, e per gli impianti eolici. L’Italia è il paese della scienza e della tecnologia da sempre. Vogliamo tornare a riaffermare questo primato. Ricordo -aggiunge- anche gli impianti eolici off-shore, che in Italia si costruiranno, per intenderci, grazie a Fincantieri che realizzeranno i battelli su cui si installeranno queste turbine eoliche, da realizzarsi anch’esse in Italia, perché noi non vogliamo che l’Italia diventa un paese consumatore di tecnologie altrui”.
La sorte di Termini Imerese
“Mi sono battuto perché finisse lo scandalo di Termini Imerese, 15 anni di cassa integrazione” ha aggiunto Adolfo Urso, parlando della riconversione del sito siciliano. “Abbiamo trovato un investitore internazionale- dice Urso- che si è assunto l’onere di realizzare un grande parco industriale e lo stiamo assistendo in questo. Io stesso andrò a Termini Imerese tra qualche settimana per la presentazione del piano di sviluppo industriale. Tutti i lavoratori che erano in cassa integrazione da 15 anni hanno trovato una soluzione: chi poteva camminarsi verso la pensione ha fatto, tutti gli altri sono stati chiamati per tornare al lavoro: nessuno è rimasto indietro. Questo sta accadendo con Piombino, accadrà con l’Ilva di Taranto che ho ripreso in mano mentre stavano spegnendo gli altoforni uno dopo l’altro e che tra qualche settimana, nel tempo necessario, sarà assegnata a un grande player internazionale con un piano di sviluppo che renderà quello stabilimento un modello di tecnologia green nella siderurgia in Europa”.
Italia prima nel Prrr
“Siamo il paese in Europa che è più avanti di tutti nella realizzazione e nell’utilizzo delle risorse del Pnrr” ha chiosato il ministro Urso rispondendo ad una domanda legata all’annuncio del commissario europeo al Bilancio Serafin di non cambiare la data di scadenza del Pnrr. “E’ certificato, siamo i migliori. Abituiamoci – dice Urso- ad essere i migliori. Essendo il paese più avanti in Europa nell’utilizzo del Pnrr siamo sereni sulle decisioni che prenderemo. Questo riguarda anche il mio dicastero che ha rispettato pienamente il cronoprogramma”.






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