Stati generali per risolvere la crisi del Polo petrolchimico di Siracusa in piena crisi dopo la decisione della Lukoil di tagliare, a partire dal primo di gennaio, una linea di produzione. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, nel corso di un vertici con gli assessori regionali alle Attività produttive Mimmo Turano e all’Energia Daniela Baglieri, il prefetto di Siracusa, i sindacati, le associazione degli industriali ed i sindaci del Siracusano, ha preso un impegno: agevolare il piano di riconversione degli impianti ed inserire la zona industriale nel Recovery Fund.
“Il governo regionale – ha detto il presidente Musumeci – intende accompagnare le imprese dell’area del Petrolchimico siracusano nel processo di riconversione e decarbonizzazione secondo le linee per la tutela dell’ambiente dettate dall’Ue. Raccoglieremo le proposte che ci giungono dal territorio che formalizzeremo in Giunta nei prossimi giorni, affinché il Polo industriale venga ammesso a una quota del Recovery fund con la condizione che questa quota venga utilizzata anche per i processi di riconversione degli impianti. Ognuno deve fare la sua parte”.
“Le parole del Presidente, per quanto rappresentino una piacevole novità, dovranno però essere seguite
come sempre dai fatti –dice il deputato Ars di Italia Viva, Giovanni Cafeo – in quanto l’area industriale di Siracusa può e deve, grazie al know-how raccolto in questi decenni, diventare il punto di riferimento per la transizione energetica e soprattutto ha la potenzialità per essere considerata l’hub energetico del Mediterraneo, nel quale collocare a pieno titolo anche l’eventuale termovalorizzatore – ribadisce ancora Cafeo – peraltro già nei piani delle
aziende del Polo industriale come moderna fonte di approvvigionamento energetico in grado di risolvere, in
un sol colpo, tre problemi e cioè quello dei rifiuti, quello propriamente energetico e, non certo secondario,
quello occupazionale”.
Nel corso del vertice è stato definito il cronoprogramma dei prossimi passaggi: raccolta delle istanze dal territorio del polo industriale (Comuni, sindacati e imprese), che dopo il primo di aprile saranno elaborate in un Protocollo di intesa, da deliberare in Giunta e presentare successivamente a Roma per rientrare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).