Denuncia un clima ostile contro le aziende del Petrolchimico di Siracusa il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo.
Una presa di posizione dopo l’ultima conferenza dei servizi sul riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) relativo all’impianto di gassificazione IGCC dell’Isab, legata al colosso russo della Lukoil che ha imposto dei nuovi limiti nelle emissioni in atmosfera e nello scarico dei fanghi nelle vasche del depuratore Ias
“Le nuove prescrizioni all’azienda – spiega il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – vanno oltre le cosiddette Bat, cioè le migliori soluzioni tecniche impiantistiche, gestionali e di controllo in grado di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente”.
“In questo modo, si infligge – aggiunge il deputato regionale della Lega, Cafeo – un altro colpo, durissimo, alla sostenibilità delle imprese, e nel caso specifico, a Lukoil, che rappresenta il cuore del Petrolchimico di Siracusa, quest’ultimo già in agonia per i mancati aiuti del Governo nella transizione energetica. Il mese scorso, ho paventato l’ipotesi di una fuga di Lukoil in due anni ma quest’altro colpo rischia di accelerare i tempi, con conseguenze drammatiche sotto l’aspetto economico, sociale ed occupazionale”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, invita gli enti locali, parte integrante della Conferenza dei servizi, a porre fine ad un clima di ostilità verso le aziende e ad aprire al dialogo.
“Questo atteggiamento di contrapposizione – dice il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo – non porta da nessuna parte, gli enti locali e le aziende devono dialogare e trovare soluzioni condivise, perché il muro contro muro è controproducente per il territorio ed una frattura tra pubblico e privato avrebbe effetti devastanti sotto molti aspetti. Invito i sindaci ad assumere comportamenti più responsabili, attaccarsi al petto la medaglia che ne attesti la sua integrità ambientale è davvero stucchevole”.