Il futuro del Petrolchimico di Siracusa è stato affrontato stamane a Roma in occasione dell’assemblea di Confindustria e nella sua relazione il presidente Emanuele Orsini ha, sostanzialmente, bocciato la Transizione ecologica che, spinta al massimo, come richiede l’Unione europea, rischia, nella tesi del capo di Confindustria, di stravolgere l’intero comparto industriale.
La relazione di Orsini
“Non dobbiamo dimenticare – ha detto Orsini – che oggi le transizioni, energetica, ambientale e digitale, pongono fondamentali quesiti: industriali, politici ed etici che non possiamo più ignorare. Lo dico con chiarezza, in accordo con i colleghi delle Confindustrie europee”.
La decarbonizzazione
Uno dei temi caldi è la riduzione di anidride carbonica che il Petrolchimico produce soprattutto con la raffinazione del petrolio. Solo che il passaggio alla Transizione ecologica con la trasformazione degli stabilimenti è visto con tanti dubbi anche dagli stessi sindacati, come emerso nel corso della recente manifestazione tenutasi a Priolo, in quanto non si comprende con quale risorse dovrà concretizzarsi.
Chi paga la Transizione?
Le aziende dovrebbero affrontare da sole gli investimenti, del resto, come spiegato nelle settimane scorse dal senatore del Pd, Antonio Nicita, non ci sono capitoli di spesa pubblici per la Transizione: nemmeno nel Pnrr ci sono soldi per questo obiettivo, per cui la mission dell’Europa di volere una industria green appare una impresa pressoché impossibile, almeno in questo fazzoletto della Sicilia orientale, da cui si raffina il 22% del carburante che circola in Italia.
Orsini, “Petrolchimico indispensabile”
“Il Green Deal è impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l’industria. Noi riteniamo che questo non sia l’obiettivo di nessuno. La decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della deindustrializzazione è una debacle”. E ancora il MIMIT si adopera per sbloccare importanti iniziative, in Sicilia il rilancio di un sito strategico come quello di Priolo, indispensabile per il nostro sistema”.
Meloni con Confindustria, “Green deal da correggere”
Sulla stessa lunghezza d’onda degli industriali, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Sono d’accordo con Orsini, ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – lo ringrazio per essere stato molto chiaro su questo, sui risultati disastrosi frutto di un approccio ideologico del green deal europeo: decarbonizzazione al prezzo di deindustrializzazione, ha detto, è una debacle, è così. Confermando “l’impegno per correggere queste scelte”.
“Lo studio che stiamo portando avanti con Ambrosetti – ha commentato il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, presente a Roma all’Assemblea di Confindustria – va in questa direzione. Grazie al Presidente Orsini che sappiamo essere vicino a noi e al Governo che crede nella conversione e nel rilancio del nostro polo industriale”.
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