I carabinieri di Pachino hanno denunciato i quattro giovani che il 18 ottobre scorso hanno pestato a Pachino un gambiano, dipendente di una gelateria a Marzamemi. L’aggressione ha causato lievi lesioni alla vittima ed è scaturita da un diverbio per un diretto di precedenza contestato al giovane straniero mentre era alla guida del suo scooter. Le indagini, avviate dai carabinieri, hanno permesso di identificare i responsabili e di deferirli per lesioni personali in concorso.
Il sostegno del datore di lavoro
il datore di lavoro del migrante picchiato, il primo a denunciare pubblicamente l’episodio, ha annunciato che darà sostegno legale al suo dipendente. “La verità è che Lamin non è solo: toccare Lamin è come toccare tutti noi della famiglia e lo dimostreremo mettendo a sua disposizione il nostro ufficio legale per costituirsi parte civile nel futuro processo penale a carico di questi 5 gentiluomini”.
“La cosa schifosa è che hanno aggredito un ragazzo fantastico come Lamin che è di una bontà infinita e che tra le altre cose a soli 21 anni si ritrova da solo e lontano migliaia di chilometri dalla sua famiglia biologica” ha aggiunto l’imprenditore di Pachino.
L’allarme lanciato dalla sindaca
La sindaca di Pachino, Carmela Petralito, nel condannare la violenza al migrante, ha anche spiegato che nel centro agricolo del Siracusano sono ormai diffuse le aggressioni. Esprimo piena solidarietà umana alle persone che sono state vittime di aggressioni. Ciascuno è chiamato a fare la propria parte per contrastare ogni forma di violenza”. Nei mesi scorsi, la sindaca aveva scritto al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, chiedendo più attenzione e soprattutto più risorse a Pachino considerata l’escalation di violenze.
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