Un agente di polizia di Siracusa ha bloccato un pestaggio ai danni di un uomo, vittime delle violenze di due persone. L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri in via Costanza Bruno, nella zona di viale Teracati, a Siracusa: il poliziotto era in borghese, libero dal servizio, ma temendo per l’incolumità della vittima si è diretto dalla sua parte ed ha provato a dissuadere quei due qualificandosi come un esponente delle forze dell’ordine. Non ha sortito alcun effetto il tentativo, per cui il poliziotto si è buttato dentro quel vortice di schiaffi e pugni, riuscendo, con qualche difficoltà, a separare le parti, grazie anche all’aiuto dei colleghi delle Volanti, precedentemente avvertiti.
“I tre soggetti sono stati identificati ed ancora non sono chiari i motivi della violenta aggressione. In ogni caso il malcapitato, che è ricorso a cure mediche per delle ferite alla testa, è stato invitato a sporgere querela nei confronti dei suoi aggressori” spiegano dalla Questura di Siracusa.
A Ragusa, nelle ore scorse, un uomo è stato arrestato perché avrebbe preso a pugni un agente di polizia di Ragusa dopo un diverbio su un diritto di precedenza. La misura cautelare nei confronti dell’indagato, con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, è stata convalidata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’indagato avrebbe assistito ad una discussione tra il poliziotto, che era a bordo della sua macchina, ed un pedone. Questi ultimi due avrebbero avuto delle divergenze sull’attraversamento delle strisce pedonali.
“Questa discussione aveva suscitato un inconsulto scatto di ira da parte di P.D., che nonostante fosse estraneo al diverbio relativo a motivi di circolazione stradale, si scagliava – spiegano dal palazzo della Questura di Ragusa – con rabbia e violenza contro il poliziotto, mentre questi era ancora all’interno della sua autovettura, con la cintura di sicurezza ancora allacciata, impedendogli anche di uscire dal mezzo e di difendersi dalla brutale aggressione”.
Dopo l’aggressione, l’indagato, per evitare altri guai, sarebbe scappato, rifugiandosi nella sua abitazione dove è stato poi rintracciato dai poliziotti.
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