I militari della Capitaneria di Porto di Siracusa hanno sanzionato due sub responsabili di pesca abusiva nelle acque dell’Area marina protetta del Plemmirio. Sono stati sequestrati circa 6 chili di pesce tra polpi, saraghi, triglie, orate, seppie e cicale. Nella loro disponibilità avevano 2 fucili subacquei con fiocina e 2 torce, anch’essi sequestrati.
“L’attività di monitoraggio – fanno sapere dalla Guardia costiera di Siracusa – costante effettuata da parte di personale del Consorzio Plemmirio in turno di videosorveglianza e la collaborazione con il personale della Capitaneria di Porto ha impedito che venisse portata a termine un’attività di pesca illegale in Area marina protetta. Dopo aver individuato la presenza di fasci di luce nello specchio acqueo antistante la località Terrauzza attraverso le telecamere di monitoraggio dell’Amp, i dipendenti del Consorzio Plemmirio informavano tempestivamente la sala operativa della Guardia costiera, che disponeva l’immediato impiego del personale dipendente sui luoghi segnalati, precisamente tra il Varco 14 e il Varco 15″
“Giunti sul posto i militari riscontravano – fanno sapere dalla Guardia costiera di Siracusa – la presenza di due pescatori subacquei in attività di pesca in apnea. Al termine dell’attività di pesca i due soggetti si avvicinavano all’autovettura di proprietà, ma venivano fermati e identificati dai militari, i quali elevavano nei loro confronti una sanzione amministrativa pecuniaria per aver effettuato la pesca subacquea in apnea in orario notturno”
In un’altra operazione, un dipendente del Consorzio Plemmirio, in servizio di perlustrazione e monitoraggio dell’Area marinprotetta via mare, ha scoperto nella zona A, di riserva integrale, una rete da posta segnalata con un bidone bianco e una cima galleggiante arancione. ” I militari raggiungevano il punto segnalato e coadiuvavano i dipendenti del Consorzio a salpare la rete da posta, avente una lunghezza di circa 1500 metri. All’interno della rete venivano ritrovati kg. 3 di pesce, tra palamite e triglie, sottoposto a sequestro” fanno sapere dalla Guardia costiera di Siracusa.