l'affondo del parlamentare regionale siracusano

Bufera Pd, Spada, “troppe irregolarità, nel Partito ci sono ex di Schifani, Nicita fermi congresso”

“Si fermi il congresso provinciale che è minato dalle irregolarità e da ambiguità nella gestione della fase congressuale anche per via della partecipazione di certi soggetti alle dinamiche di partito”.

L’affondo di Spada

Lo afferma a BlogSicilia il parlamentare regionale del Pd, Tiziano Spada, a poche ore dal via libera al congresso provinciale che si terrà il 26 gennaio a Siracusa. In campo, ci sono 4 candidati, tre dell’area Schlein, Piergiorgio Gerratana, Giuseppe Patti e Claudia Saccà, e l’ex sindaco di Floridia, Orazio Scalorino, sostenuto dalla corrente di Bonaccini il cui leader è proprio Spada.

La questione delle tessere

Il parlamentare regionale del Pd snocciola, una ad una, le questioni che renderebbero nullo il congresso provinciale. “Innanzitutto, c’è la questione delle tessere, quelle – dice Spada –  in particolare sottoscritte in forma cartacea. Ogni circolo non può superare la soglia 30%  rispetto alle iscrizioni dello scorso anno. Facciamo un esempio: Siracusa avrebbe potuto rilasciare 100 iscrizioni su carta, invece si è andati oltre, per non parlare di Avola dove si è fatto bottino pieno con il 100% delle tessere cartacee rispetto all’anno precedente. E’ sotto gli occhi di tutti questo aumento esponenziale: si è passati da 1300 iscritti dello scorso anno a 2600 attuali. C’è stato un impegno massiccio di soggetti che nulla hanno a che vedere con il Pd”.

L’attacco a Bonomo ed a Cutrufo

Il riferimento del parlamentare regionale del Pd  è a Mario Bonomo, ex parlamentare regionale del Pd, con un recente passato nel Mpa. “Ritengo errato – dice a BlogSicilia, Tiziano Spada –  che siano state accettate delle iscrizioni senza alcun confronto, in particolare di persone che fino all’altro ieri erano con Schifani e che oggi ce li ritroviamo a sostegno di Schlein. Mi riferisco a Mario Bonomo, che è stato candidato con il Mpa alle ultime elezioni regionali”.

L’altro affondo è per Gaetano Cutrufo, che, comunque, nel Pd è iscritto da diversi anni ed è stato candidato alle ultime regionali nella lista dei Dem, nella stessa in cui c’era Spada, poi vincitore delle elezioni. “Certo, Cutrufo è stato candidato alle Regionali – dice Spada – ma non dobbiamo dimenticare il ruolo che assunto nel corso delle amministrative a Siracusa. Voglio ricordare che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Giancarlo Garozzo e non di Renata Giunta, del Pd, senza contare che al ballottaggio si è schierato con Ferdinando Messina, esponente del Centrodestra e uomo di Forza Italia”.

Il caso Pachino

L’altra questione, ai fini dell’irregolarità, sollevata da Spada riguarda il caso Pachino. Nelle recenti elezioni, vinte dall’esponente del Centrodestra, Giuseppe Gambuzza, sulla candidata del Centrosinistra, Barbara Fronterrè, si è consumato uno strappo: una parte del Pd, quella vicina a Spada, ha contestato questa scelta perché in coalizione c’era la nuova Dc di Cuffaro, ed ha scelto di candidare Emiliano Ricupero, che, al ballottaggio si è poi apparentato con Gambuzza.

“Parte del Pd era alleata con Cuffaro”

“Si prosegue a criminalizzare – dice Spada – la scelta di esponenti storici che hanno deciso di seguire le indicazioni del Pd siciliano, cioè di non sostenere coalizioni che avessero dentro la nuova Dc di Cuffaro. E nella mozione congressuale Costruire l’alternativa in provincia con Elly Schlein ed Antonio Nicita (quella di Gerratana sui cui punta l’area Schlein ndr) si contestano coloro che non hanno sostenuto la coalizione di Barbara Fronterrè in cui, però, c’era la Dc di Cuffaro. Si sarebbe dovuto commissariare il circolo di Pachino, cosa che non è avvenuta”

“Mozione Gerratana con sindaco di destra”

Un altro rilievo mosso da Spada riguarda la posizione del Pd nel Comune di Buscemi, guidato da un sindaco di destra. “In questa stessa mozione vengono vantate partecipazioni del Pd in giunta che sono chiaramente guidate da sindaci di destra, nella fattispecie Buscemi, in cui il primo cittadino fa sfoggio delle sue inclinazione destrorse sui social” riferisce Spada.

Mozione in Commissione di garanzia

Alla luce di queste considerazioni, Spada annuncia ricorsi. “Stiamo presentando dei ricorsi in Commissione di garanzia nazionale perché al di là delle scelte politiche bisogna rispettare le regole e dare la possibilità a chi intende intraprendere una lotta politica nell’alveolo del Centrosinistra di poterlo fare”

 

 

 

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