“L’Asp di Siracusa ci ha assegnato infermieri che non hanno esperienza professionale per assistere mio padre”. E’ la denuncia di Giorgia D’Amico, figlia di un uomo di 57 anni di Avola, nel Siracusano, affetto da una grave malattia neurologica, atassia spinocerebellare, che non gli consente di respirare in modo autonomo.
Cambio di programma
Il paziente è sottoposto alle terapie domiciliari h24 ma secondo quanto sostenuto dalla famiglia dal 27 novembre scorso, senza alcuna comunicazione, sono stati assegnati nuovi infermieri, “che saranno sostituiti da altri il 27 dicembre e così via per ogni mese” dichiara la figlia del paziente.
“Manca esperienza professionale”
Peraltro, “questi infermieri – racconta Giorgia D’Amico – ci hanno manifestato sin da subito le loro preoccupazioni perché ritengono di non avere la giusta esperienza professionale perché specializzati in altri reparti e non in Rianimazione, peculiarità necessaria per assistere un paziente come mio padre”.
“Mio padre comunica con lo sguardo”
Inoltre, secondo i familiari, questo poco lasso di tempo in cui lavoreranno non consentirà ai nuovi infermieri di comprendere certe abitudini del 57enne, che “ha un modo buffo di comunicare: attraverso lo sguardo” commenta in modo amaro la figlia del paziente.
La lettera all’Asp
I parenti, autori di una lettera aperta all’Asp di Siracusa, chiedono di conoscere in anticipo gli infermieri, considerato che “lavoreranno in casa nostra” ma le paure sono anche per la moglie del paziente. “Mia mamma ha tanta paura e non riesce nemmeno un attimo ad allontanarsi da papà che a causa di questa situazione ovviamente ne sta risentendo al livello mentale e fisico” spiega la figlia.
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