Si sono vissuti momenti di tensione al Pronto soccorso di Siracusa dove un migrante ubriaco ha seminato il panico. Ha aggredito il personale della vigilanza, ad un agente ha danneggiato gli occhiali ed è stato necessario sedarlo per calmarlo.

L’aggressione in nottata

L’episodio è avvenuto nella serata di ieri, sono stati alcuni familiari del pazienti a chiedere alla polizia un intervento immediato in quanto erano preoccupati per l’atteggiamento molesto di quell’uomo, nonostante la presenza delle guardie giurate.

Era ubriaco

Il migrante, in preda ai fumi dell’alcool, si sarebbe recato proprio al Pronto soccorso, forse per chiedere aiuto, del resto le sue condizioni non erano per nulla buone, fatto sta che sarebbe andato in escandescenze. Probabile che volesse entrare subito e quando sarebbe stato informato del rispetto dei codici avrebbe perso le staffe.

Lite tra condomini rischia di finire in tragedia

Una serata all’insegna delle aggressione a Siracusa. Prima di recarsi al Pronto soccorso per il migrante, gli agenti delle Volanti si erano recati in una palazzina in via Cassia, nel rione della Mazzarrona, per la segnalazione di una lite tra condomini.

Non si piacevano da tempo due vicini di casa e così, dopo l’ultimo diverbio, legato ai rumori, ne è  nata una rissa. A pagare le conseguenze un 42enne mentre il rivale, un uomo di 33 anni, è stato denunciato per lesioni aggravate.

Sono state le chiamate degli altri proprietari a fare scattare l’allarme. Nel corso delle indagini, gli agenti delle Volanti hanno ascoltato la ricostruzione dei testimoni che hanno confermato le antiche ruggini tra i due condomini.

Altri casi di violenze tra vicini

Le cronache sono piene di episodi del genere: un anno fa, a Catania, si consumò una tragedia con la morte di una 42enne ammazzata a coltellate da una donna di 47 anni. Il delitto si consumò all’interno di un condominio in vi Rapisardi dove le Volanti intervennero.

Il delitto a Catania

Le segnalazioni telefoniche riferivano di una lite molto animata tra vicini di casa, all’ultimo piano di un edificio  dal quale si udivano chiaramente invocazioni di aiuto. Gli agenti giunti si trovarono innanzi una scena di inaudita violenza. Dentro l’appartamento indicato, una donna giaceva in terra, in uno stato di semi incoscienza e lo sguardo fisso nel vuoto; al fianco una vistosa ferita.

 

 

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