“In riferimento alla vicenda giudiziaria che ha coinvolto don Vincenzo Cafra, parroco della chiesa di San Giovanni Apostolo ed Evangelista di Sortino, l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, esprime la sua vicinanza al sacerdote in questo momento così difficile”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Arcidiocesi di Siracusa in merito alle indagini dei carabinieri, culminate con l’arresto, con l’accusa di estorsione, del parroco della chiesa Madre di Sortino. Il sacerdote è accusato di aver preteso dei soldi, circa 100 euro, per la celebrazione di un funerale.
“Rimanendo in attesa degli sviluppi della vicenda giudiziaria, mons. Lomanto assicura la sua preghiera per don Vincenzo e per la comunità della Chiesa Madre” conclude la nota dell’Arcidiocesi.
Nel tardo pomeriggio di ieri, il gip del Tribunale di Siracusa ha convalidato l’arresto per estorsione nei confronti di Vincenzo Cafra. Al termine dell’udienza, che si è tenuta al palazzo di giustizia di Siracusa, lo stesso giudice ha rimesso in libertà il sacerdote, che era ai domiciliari, ma ha disposto il divieto di dimora a Sortino.
“Ha negato le accuse” spiega l’avvocato Francesco Fazzino, difensore del sacerdote, il quale, nel corso della sua deposizione in Tribunale, avrebbe chiarito di non aver fatto pressioni, sostenendo che, in sostanza, è prassi dare delle offerte alla Chiesa in occasione del rito funebre.
Secondo gli inquirenti, il sacerdote avrebbe voluto circa 100 euro per la celebrazione di un funerale ed a quel punto è scattata una denuncia ai militari che sono entrati in azione alla consegna del denaro.