Niente musica, solo i battiti funesti di un tamburo, una scenografia essenziale, rappresentata da una grande scalinata, ed un’atmosfera che sembra proiettare gli spettatori del Teatro greco di Siracusa a Sparta.
Tutto esaurito
Ma è a Tebe che si consuma la tragedia di Edipo, rappresentata ieri nell’antica cavea, incastonata nel suggestivo parco archeologico di Siracusa, dove si è registrato il tutto esaurito per il secondo spettacolo del cartellone della 57esima edizione delle rappresentazioni classiche organizzate dalla Fondazione Inda.
Debutto per Carsen
E’ stato il debutto al Teatro greco per il regista canadese, Robert Carsen, che, nella messa in scena dell’Edipo Re di Sofocle ha impresso un taglio classico, nel segno della tradizione, scegliendo di far emergere la forza della parola alle immagini. E la sua scelta è stata ampiamente condivisa dal pubblico che, al termine della tragedia, ha riservato un applauso lungo oltre 15 minuti agli attori.
Ovazione per gli attori
Giuseppe Sartori, interprete di Edipo, ha ricevuto una vera e propria ovazione ma gli spettatori hanno premiato anche Maddalena Crippa (Giocasta) e Graziano Piazza (Tiresia). L’unico strappo alla classicità sono stati i costumi, il regista ha optato per gli abiti moderni ma la rappresentazione è stata all’antica anche se il messaggio della tragedia di Sofocle, tra i più “leopardiani” della drammaturgia greca, ha per il regista canadese una chiave di lettura diversa.
Il messaggio di Sofocle
Se per Sofocle la conoscenza è sofferenza, come Edipo che si acceca e decide di andare in esilio dopo aver saputo, in un solo giorno, di avere ucciso il padre e di aver sposato la madre con cui ha generato dei figli, nella lettura che ne fa il regista, grazie alla traduzione del testo di Francesco Morosi, c’è una interpretazione anti fatalista.
“L’opera può essere letta come un’istruzione fatalistica all’uomo sulla necessità di accettare un destino ingiusto, ma può anche essere vista come una celebrazione dell’indipendenza dello spirito dell’uomo, che lo induce a resistere a quel destino e a combatterlo, per quanto insensato o inutile ciò possa essere”. Stasera, alle 19, prima della replica dell’Agamennone, il sindaco di Siracusa Francesco Italia conferirà la cittadinanza onoraria di Siracusa al regista Antonio Calenda.
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